La Via degli Dei è il percorso che, attraverso gli Appennini, collega Bologna e Firenze. Un cammino tra natura e cultura che vale la pena di intraprendere, ma con le giuste attenzioni.
La pandemia ha lasciato tra le varie eredità anche alcuni cambiamenti nel mondo del turismo e, più in generale, nel modo di viaggiare. Sempre più persone cercano viaggi all’aria aperta, immersi nella natura e lontani dal caos delle città. Una tendenza che si vede un po’ in tutta Europa e che ha portato alla crescita esponenziale dei cammini. Non soltanto i più famosi, come quello per Santiago e la Via Francigena, ma anche percorsi meno lunghi, ma altrettanto affascinanti. Un esempio su tutti, in questo senso, è la Via degli Dei, il percorso che, attraverso gli Appennini, collega Bologna con Firenze.
Il percorso si sviluppa lungo 130 chilometri e ricalca i cammini utilizzati nel Medioevo per collegare le due città. La partenza da Bologna è Piazza Maggiore, nel cuore della città. Da lì ci si dirige verso il portico di San Luca. Salendo le scale di raggiungerà la Basilica e avrà inizio il cammino vero e proprio. L’arrivo a Firenze è, invece, convenzionalmente individuato in Piazza della Signoria, anche se in realtà il cammino si conclude poco prima, a Fiesole. Come sempre accade quando si parla di cammini, non esiste un numero fisso di tappe. Ognuno deve percorrere i chilometri che si sente di fare, in base al tempo a sua disposizione e soprattutto alla sua condizione fisica. È, però, importante partire preparati. Questo significa avere il giusto materiale per poter camminare, ma anche conoscere il più possibile il percorso che si è deciso di intraprendere. Nello specifico, sapere dove è possibile mangiare, bere e dormire, ma anche quali sono i punti più difficili per capire se è o meno il caso di fermarsi.
Le indicazioni sono semplici: borraccia sempre piena, per ogni evenienza, un piccolo snack nello zaino, in caso di attacchi di fame, un k-way, nel caso il meteo faccia brutti scherzi, e un minimo kit di emergenza, con cerotti, disinfettante e anti-dolorifici. Allo stesso modo, calzature adatte e uno zaino non eccessivamente pieno.
Qualche dubbio ve lo abbiamo sciolto, un altro lo fugheremo a breve. Se vi state chiedendo quale sia la stagione migliore per percorrere la Via degli Dei, la risposta è semplice: la primavera. Le ragioni sono diverse. In inverno alcuni tratti del percorso possono essere inaccessibili e il meteo può rendere particolarmente impegnativa l’esperienza. In autunno, oltre al freddo che già inizia a farsi sentire, la pioggia può condizionare in negativo l’esperienza. In estate, invece, il caldo può gravare sul corpo, alle prese con uno sforzo fisico notevole. Sia Bologna sia Firenze, poi, sono due città che nei mesi estivi sanno essere molto calde. Per questo motivo il periodo migliore è la primavera, quando le temperature rimangono ancora piacevoli, il meteo è tendenzialmente buono e la natura mostra la sua parte migliore, con profumi e colori.
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