Un animale antichissimo, molto amato dai bambini, rischia di estinguersi per sempre. Scopriamo cosa sta succedendo
Le renne sono animali antichi e nobili, che nell’immaginario natalizio hanno anche un pizzico di magia. Infatti, i bambini le considerano le aiutanti di Babbo Natale, pronte a fluttuare nel cielo trinando la sua slitta per aiutarlo consegnare i doni in tempo.
Questi animali eleganti e possenti con le loro lunghe corna, sono l’emblema del Natale ma non solo, infatti le renne sono state in grado di sopravvivere a ripetute ere glaciali. Eppure, dopo secoli di storia, noi le stiamo uccidendo.
Scopriamo cosa sta succedendo alle renne e perché rischiano l’estinzione a causa dell’operato dell’uomo.
Il quotidiano francese Liberation ha dedicato un articolo alle renne, note anche come caribù (Rangifer tarandus), per celebrare la loro importanza e per sottolineare il loro futuro incerto sul nostro Pianeta.
Ad oggi, questi animali maestosi si trovano in Norvegia, Finlandia, Siberia, Groenlandia, Alaska, Canada e Russia. Tutte località fredde che, purtroppo, negli ultimi anni hanno visto un impennarsi preoccupante delle temperature.
A causa del riscaldamento globale, l’habitat delle renne in Nord America e in Russia sta diventando ostile alla sopravvivenza di questi animali centenari. Ma a mettere a rischio la loro sopravvivenza, purtroppo, non è solo il riscaldamento globale, ma anche lo sviluppo industriale.
La vegetazione sta venendo divorata dal disboscamento industriale, che sta sacrificando un intero ecosistema per aumentare il numero di impianti di produzione di energia e le località turistiche. L’urbanizzazione sta esondando come un fiume nero pronto a inghiottire l’habitat delle renne per favorire la costruzione di strade e ferrovie.
A tutto questo si aggiunge anche la caccia non regolamentata, che miete centinaia di vittime ogni anno.
L’insieme di questi fattori porta a una frammentazione della popolazione delle renne, una condizione che mette ancora più a rischio la sopravvivenza di questa specie.
Ad oggi, si contano in totale nove milioni di esemplari. Di questi, cinque milioni di renne vivono libere, mentre le restanti 4 milioni vivono addomesticate dall’uomo. Le renne che vivono libere sono coloro che subiscono maggiormente gli effetti dell’azione dell’uomo e il loro destino sembra farsi sempre più oscuro.
Uno studio pubblicato su Evironmental Evidence da un team scandinavo, ha chiarito recentemente l’importanza delle renne per l’ecosistema del territorio artico:
“Le renne svolgono un ruolo centrale nell’ecologia artica, poiché hanno un impatto diretto sulla vegetazione e trasferiscono i nutrienti tra la tundra, la foresta boreale e gli ambienti acquatici”
Le renne risultano, quindi, essenziali per stimolare la crescita di vegetazione e fertilizzare i terreni. Se improvvisamente le renne sparissero, l’intero ecosistema artico ne subirebbe delle conseguenze devastanti.
Il monitoraggio delle renne nell’estremo nord del Quebec, ovvero del branco del fiume George, fa suonare molti campanelli d’allarme.
Secondo questa stima, infatti, il branco sembrerebbe essersi ridotto del 99% negli ultimi trent’anni. All’inizio degli anni ’90 il branco contava 780.000 esemplari, ad oggi, invece, ne sono sopravvissuti meno di 10.000.
In Alaska la situazione è altrettanto allarmante. Qui la popolazione di renne ha subito un drastico calo negli ultimi anni, riducendosi del 69%, mentre il branco del territorio canadese si è ridotto del 96%.
In Russia e nella penisola Yamal migliaia di renne stanno morendo di fame a causa della carenza di vegetazione.
Un quadro negativo e allarmante che dovrebbe farci prendere dei provvedimenti seri per evitare l’estinzione di una specie intera.
Nel nostro piccolo tutti noi possiamo scendere in campo per aiutare le fedeli compagne di Babbo Natale che ci hanno fatto tanto sognare da piccoli. Innanzitutto è importante essere al corrente del problema e prendere coscienza della gravità della situazione.
In secondo luogo, bisogna agire di conseguenza: scegliere accuratamente l’origine dei prodotti che compriamo, i mezzi di trasporto che utilizziamo e risparmiare energia. In questo modo, daremo un contributo positivo nella battaglia contro il riscaldamento globale.
Inoltre, si può decidere di offrire sostegno a progetti di reintroduzione delle renne in natura. Ne è un esempio l’iniziativa promossa dal governo di Helsinki, che prevede la reintroduzione delle renne nei territori della Lapponia.
Le renne rischiano di sparire per sempre a causa dell’operato dell’uomo. Un animale risalente all’epoca del Pleistocene, che, per colpa nostra, rischia di estinguersi, portando via con sé non solo la magia del Natale, ma interi ecosistemi.
Si tratta dell’ennesima richiesta d’aiuto del nostro Pianeta che non può e non deve passare inosservata, perché a rimetterci non sarebbero solo questi meravigliosi animali centenari, ma il mondo intero.
Solo rendendoci conto che questi problemi riguardano tutti noi, potremmo sperare in un vero cambiamento in positivo che salvi non solo renne e animali, ma il futuro del Pianeta Terra.
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