Uno dei luoghi più suggestivi in Italia in cui praticare del trekking nella natura è la Terra dei Messapi. In Puglia è possibile, infatti, restare estasiati davanti alla meraviglia degli ulivi e alle piantagioni di viti: un itinerario consigliato
Se siete amanti del trekking e volete trascorrere qualche ora immersi nella natura, alla riscoperta di uno dei paesaggi più belli d’Italia, allora vi consigliamo un tour nella Terra dei Messapi.
Celebre per il suo clima temperato e le rigogliose piantagioni di viti e ulivi che ne impreziosiscono il territorio, quest’area della Puglia incanta da sempre i visitatori con la sua bellezza unica.
Ogni centro abitato si distingue per la sua architettura caratteristica, offrendo un’esperienza autentica e unica nel suo genere.
La Terra dei Messapi è il luogo ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del turismo slow e della sostenibilità, lontano dalle affollate mete turistiche e immerso nella tranquillità e nell’autenticità della vita rurale.
Parliamo di una regione storico-geografica situata nell’area dell’attuale Puglia, nel sud-est dell’Italia, e che deve il suo nome agli antichi abitanti che vi risiedevano, i Messapi, un popolo di origine illirica che si insediò nella zona tra l’VIII e il VI secolo a.C.
La Terra dei Messapi comprende principalmente la provincia di Brindisi e parti delle province di Taranto e Lecce.
Caratterizzata da un paesaggio ricco di uliveti, vigneti e campi coltivati, la Terra dei Messapi è rinomata per la sua produzione di olio d’oliva e vino.
Il clima della regione è mediterraneo, con estati calde e secche e inverni miti.
Dal punto di vista storico, la Terra dei Messapi conserva importanti testimonianze dell’antica civiltà messapica, tra cui numerosi siti archeologici come città fortificate, necropoli, santuari e tombe a corridoio.
Alcuni dei siti più significativi includono la città di Oria, la necropoli di Torre Santa Susanna e il parco archeologico di Rudiae.
La regione è anche nota per la sua bellezza naturale, con la presenza di diverse riserve naturali e parchi regionali che offrono una perfetta opportunità per escursioni, passeggiate e osservazione della flora e della fauna locali.
Oggi, la Terra dei Messapi è una meta turistica apprezzata per la sua autenticità, il suo patrimonio storico-culturale e la sua cucina tradizionale.
In questo luogo, i visitatori possono godere di un’esperienza autentica, lontana dalle affollate mete turistiche, immergendosi nella vita rurale e scoprendo le tradizioni e le eccellenze enogastronomiche della regione.
Entriamo ora più nello specifico e andiamo alla scoperta di un percorso ideale da compiere se si vuole scoprire la Terra dei Messapi e la suggestiva località di Latiano.
Si tratta di un itinerario perfetto per scoprire la zona dell’alto Salento, un’area rurale della Puglia ricca di fascino e tradizione.
Qui, tra gli uliveti e i vigneti che caratterizzano il paesaggio, si respira infatti un’atmosfera unica. Quasi d’altri tempi.
Come abbiamo già visto, la Terra dei Messapi è famosa per il suo clima gradevole, mitigato dalle influenze dell’Adriatico e dello Ionio, che permette di godere delle bellezze culturali della zona in qualsiasi momento dell’anno.
Ogni centro abitato in questa terra ha la sua personalità, evidenziata dalle sue bellezze architettoniche e rurali.
Tra le località da non perdere in questa zona ci sono sicuramente Francavilla Fontana, Mesagne e Latiano.
Particolarmente suggestiva è proprio quest’ultima, Latiano, situata nell’estremo nord del Salento.
Si tratta di un antico borgo che si sviluppa attorno all’insediamento messapico di Muro Tenente, oggi un parco archeologico unico nel suo genere, del quale si dice che segua il tracciato dell’antica via Appia.
Oltre al sito archeologico, Latiano vanta anche interessanti musei da visitare, come il Museo delle Arti e Tradizioni della Puglia, che conserva una ricca collezione di oggetti e utensili tradizionali del territorio, e il Museo del Sottosuolo, dedicato al mondo sotterraneo.
Il Museo Ribezzi-Petrosillo espone invece reperti messapici provenienti da Muro Tenente.
Ciò che rende Latiano così affascinante sono però i suoi dintorni e la produzione locale.
Il paese è rinomato per la produzione di olio extravergine e vino, in particolare il malvasia nera, il sangiovese, il negroamaro e l’ottavianello.
Il percorso alla riscoperta di Latiano e dei suoi dintorni parte dall’ex Convento dei Domenicani di Latiano, situato in Via Santa Margherita.
Si tratta di un antico convento che è stato trasformato in un affascinante polo museale e che conserva diverse collezioni dedicate alle arti e alle tradizioni della Puglia, nonché al vino, alle stoffe e all’abbigliamento.
Qui è presente anche uno degli info point della Terra dei Messapi, dove è possibile ottenere informazioni utili per immergersi ancora di più nella cultura rurale del territorio.
Accanto al convento sorge poi la suggestiva Chiesa del Santo Rosario, una cappella del XVI secolo decorata con affreschi finemente realizzati.
Proseguendo lungo il percorso, si incontrano la Torre del Solise e la casa natale del Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario della Madonna del Rosario di Pompei.
Poco più avanti, si attraversa la centrale Piazza Umberto I, dove si può ammirare il maestoso Palazzo Imperiale, noto come “Castello”, risalente al XII secolo e trasformato nel corso del tempo da fortezza a residenza signorile.
Nei pressi del Castello, ci si può fermare per una visita al Museo sulla storia della farmacia e la casa-museo Ribezzo–Petrosillo, che conserva una preziosa collezione di libri antichi e reperti messapici provenienti dal parco archeologico di Muro Tenente.
Durante la passeggiata per le strade della città, i più golosi potranno fare anche una sosta in una delle pasticcerie locali, dove assaporare i deliziosi dolci di pasta reale, realizzati con morbida pasta di mandorla, modellata in varie forme.
Esplorata la cittadina, è tempo di tuffarsi nel paesaggio rurale circostante.
Per farlo basta dirigersi verso nord, tra gli ulivi, dove si incontrerà una delle nove masserie didattiche del Gal Terra dei Messapi: la Masseria Marangiosa (qui ci si può fermare a riposare, grazie alla presenza di un’area di sosta attrezzata).
Continuando più a nord, la meta successiva è il suggestivo boschetto degli Scaracci, circondato da muretti a secco e caratterizzato dalla presenza di querce da sughero e una varietà di flora mediterranea.
Se si procede invece verso sud-ovest, si arriva al Santuario di Santa Maria di Cotrino, mentre se si cammina verso est, si potrà visitare il sito fortificato messapico di Muro Tenente, che prende il nome dalle due masserie nella zona.
Parliamo di un’area liberamente accessibile e che offre la possibilità di osservare tracce delle fondamenta delle antiche abitazioni, una necropoli e un tratto di strada che si ipotizza faccia parte dell’antica via Appia, dove si possono ritrovare ancora oggi i solchi lasciati dalle ruote dei carri.
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