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Approfondimento

Trekking, quali sono i muscoli che lavorano di più nel corso di un’escursione?

Published by
Andrea Zoccolan

Il trekking è una delle attività più salutari e gratificanti che si possano praticare, capace di offrire benefici sia fisici che mentali. Chi ama camminare sa bene quanto possa essere rigenerante immergersi nella natura, mentre la scienza conferma i vantaggi di questa attività. Uno dei principali benefici del trekking è il coinvolgimento di numerosi gruppi muscolari, che diventano più efficienti e tonici con il movimento regolare. Questo rafforzamento muscolare non solo migliora la performance fisica ma riduce anche il rischio di lesioni, creando un circolo virtuoso che incrementa il piacere e la salute di chi cammina.

Quadricipiti: Sempre in Azione

Tra i muscoli più sollecitati durante il trekking ci sono i quadricipiti, situati nella parte anteriore della coscia. Questo gruppo muscolare è costantemente impegnato nel mantenere l’equilibrio durante la camminata e nel facilitare il movimento del ginocchio. Quando si percorrono sentieri irregolari, i quadricipiti lavorano duramente per stabilizzare le articolazioni, proteggendole dagli stress ripetuti. La loro importanza è tale che un allenamento mirato a questi muscoli può migliorare notevolmente la resistenza e prevenire problemi a lungo termine.

Muscoli Posteriori della Coscia

I muscoli posteriori della coscia, noti anche come ischiocrurali, collaborano strettamente con i quadricipiti. Questi muscoli sono essenziali per la flessione del ginocchio e contribuiscono al movimento in avanti del corpo. Durante un’escursione, la sollecitazione su questi muscoli può essere particolarmente intensa, spesso maggiore rispetto a quella sperimentata in altre attività come la corsa. Per questo motivo, un buon riscaldamento e un allenamento specifico sono fondamentali per evitare stiramenti e migliorare la performance.

Polpacci: Una Sollecitazione Costante

I polpacci sono tra i muscoli più attivi durante il trekking. Essi devono adattarsi continuamente ai cambiamenti di terreno e intensità dello sforzo. Camminare su un terreno pianeggiante è relativamente meno impegnativo per i polpacci rispetto a percorrere sentieri con dislivelli significativi, specialmente se si trasporta uno zaino pesante. Per mantenere questi muscoli in buone condizioni, lo stretching regolare è cruciale. Gli allungamenti, intervallati durante l’escursione, aiutano a prevenire crampi e tensioni muscolari, rendendo l’attività più piacevole e sicura.

Glutei: Il Sostegno del Busto

I glutei svolgono un ruolo chiave nel sostenere il busto durante qualsiasi attività fisica, incluso il trekking. Questi muscoli sono responsabili non solo del sostegno del peso corporeo, ma anche del bilanciamento del carico dello zaino. Quando si affrontano pendenze ripide o si è in sovrappeso, la sollecitazione sui glutei aumenta significativamente. Esercizi come gli squat possono rafforzare questi muscoli, ma è altrettanto importante scegliere percorsi con dislivelli adeguati al proprio livello di allenamento per prevenire sovraccarichi e lesioni.

Muscoli dell’Anca: Flessibilità in Movimento

Gli adduttori e i flessori dell’anca sono fondamentali per la flessibilità e l’agilità necessarie durante le escursioni. Questi muscoli aiutano a sostenere la parte bassa della schiena e i glutei, riducendo la tensione e migliorando l’assorbimento degli urti. Agiscono come ammortizzatori naturali, particolarmente utili su terreni sconnessi. Mantenere questi muscoli elastici e ben allenati è essenziale per evitare problemi di mobilità e per garantire una camminata fluida e sicura.

Foto | Gliolios @Canva – montagneracconta.it

Addominali: Protezione della Colonna

Gli addominali non sono solo il segreto di una buona postura, ma forniscono anche supporto e forza al tronco. Durante il trekking, questi muscoli aiutano a mantenere una postura eretta e a sostenere il carico sulla schiena. Addominali ben allenati, anche senza dover raggiungere l’aspetto di una “tartaruga” perfetta, sono cruciali per proteggere la colonna vertebrale dalle sollecitazioni del trekking. Una muscolatura addominale forte può prevenire dolori alla schiena e migliorare l’efficienza del movimento.

Il Cuore: Il Muscolo della Vita

Infine, non si può parlare dei benefici muscolari del trekking senza menzionare il cuore. Spesso dimentichiamo che il cuore è un muscolo, il più importante di tutti. Il trekking, come qualsiasi attività fisica regolare, ha effetti benefici sull’intero sistema cardiovascolare. Camminare regolarmente migliora la salute del cuore, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e aumenta la resistenza fisica generale. Ogni passo sui sentieri contribuisce a rafforzare questo muscolo vitale, rendendoci più sani e longevi.

Andrea Zoccolan

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