Siete amanti del trekking e volete sapere dove andare nelle Marche? Ecco 10 percorsi assolutamente imperdibili
L’inverno ci sta facendo compagnia ormai da qualche settimana e le giornate corte e le temperature basse non favoriscono di certo il trekking in giro per il nostro Paese. Quello che è certo, però, è che non esiste una stagione giusta per iniziare a progettare la prossima avventura nella natura più selvaggia alla scoperta dei percorsi più belli, dei paesaggi più incantevoli e delle esperienze migliori. Se anche voi la pensate in questo modo, allora siete capitati nel posto giusto! Ecco 10 incredibili percorsi per il trekking nelle Marche.
Le Grotte di Frasassi. Le Grotte di Frasassi sono una straordinaria meraviglia della natura. Esplorando questo luogo si può assistere a un raro fenomeno naturale, dove acqua e roccia collaborano nel corso dei secoli nella formazione di stalagmiti, stalattiti e lame calcaree. Una delle esperienze più affascinanti da vivere durante la visita è la completa alterazione del senso delle proporzioni. Nelle Grotte di Frasassi si possono scoprire due curiosità incredibili. La prima è che la stanza iniziale, è così spaziosa da poter contenere addirittura il Duomo di Milano. Inoltre, nella sala 200, la spada di Damocle, lunga ben sette metri e 40 centimetri, apparirebbe come un modesto rametto di legno. Il percorso tradizionale tocca la Sala Abisso Ancona, Sala 200, il Piccolo Canyon, la Sala dell’Orsa e la Sala dell’Infinito, suscitando incanto ad ogni passo. Per gli amanti dell’avventura, i due percorsi, rosso e azzurro, offrono l’opportunità di esplorare cunicoli stretti con attrezzatura fornita dalle guide.
La Gola del Furlo. La Gola del Furlo offre l’opportunità ideale per una rilassante passeggiata in compagnia della famiglia o degli amici e costituisce un luogo perfetto per un picnic all’aperto. Questa gola, formata dall’erosione naturale del fiume Candigliano, uno degli affluenti del Metauro, è il risultato di secoli di scavo attraverso i Monti Pietralate e Paganuccio. Il percorso a piedi è accessibile a tutti, inclusi passeggini o carrozzine, regalandoci gratuitamente l’esperienza di uno dei canyon naturali più affascinanti delle Marche con poco sforzo. Il percorso segue il corso del fiume Candigliano, il quale si presenta come uno splendido specchio d’acqua limpida e verde, particolarmente suggestivo nelle giornate di sole. Per gli amanti dell’avventura desiderosi di spingersi oltre, l’esperienza continua. Con un tempo di percorrenza di circa 1 ora mezza, è possibile raggiungere un punto panoramico stupefacente che offre una vista mozzafiato sull’intera Gola del Furlo.
Le Marmitte dei Giganti. Conosciute anche come Canyon del Metauro o Marmitte del Diavolo, si situano a Fossombrone, a circa 2 km dal centro storico. Questo fenomeno unico in Italia è una stretta forra di circa 30 metri di profondità, scolpita dal fiume Metauro e dai detriti rocciosi che trasporta. È un eloquente esempio della potenza e della bellezza della natura. Le Marmitte sono visibili dal “Ponte di Diocleziano” o, per un’esperienza più ravvicinata, è possibile seguire un breve sentiero che conduce all’interno del canyon. I più audaci possono attraversare il canyon in kayak o sup, noleggiando l’attrezzatura in loco.
Monti Sibillini, Lame Rosse. Questa percorso offre la possibilità di esplorare un paesaggio affascinante nelle Marche. Le Lame Rosse sono un autentico canyon formato da strutture rocciose modellate nel corso degli anni dall’incessante azione degli agenti atmosferici. L’approccio più semplice e rapido per raggiungere le Lame è seguire l’itinerario che parte dalla diga sul Lago di Fiastra. Percorriamo la diga per tutta la sua lunghezza, attraversiamo quindi una breve galleria e proseguiamo lungo un viale alberato. Quando il percorso diventa completamente ghiaioso, significa che siamo quasi arrivati a destinazione. Dopo ancora pochi minuti di cammino, ci troviamo di fronte alle magnifiche Lame Rosse.
Monti Sibillini, Lago di Pilato. Per raggiungere il lago di Pilato a piedi il percorso non è di certo tranquillo e semplice, Tuttavia, quando ci si trova a 940 metri di altezza, di fronte a quel limpido specchio d’acqua incontaminato e circondati dalla natura più selvaggia, si può comprendere che ne è valsa la pena. L’itinerario consigliato di minore difficoltà parte da Foce di Montemonaco. Arrivati qui in auto, è possibile iniziare a piedi su una strada sterrata che costeggia i dirupi del Monte Argentella. Proseguendo per un sentiero nella faggeta, si sale a tornanti fino a una caverna. Lasciando alle spalle il punto più critico, si continua su pendii erbosi fino ad arrivare al lago. È consigliabile iniziare l’itinerario di mattina presto per concedersi le dovute soste e godere della luce naturale del sole.
Monte Conero, il Passo del Lupo. Adesso andiamo alla scoperta del Monte Conero, più precisamente seguendo l’itinerario del Passo del Lupo. Questo è sicuramente uno dei punti panoramici più affascinanti che si trovano sul Mare Adriatico. Durante tutto il sentiero, la bellezza della natura circostante si alterna continuamente a meravigliose vedute sul mare. Il percorso completo arriva fino alla Spiaggia delle Due Sorelle, ma a seguito di una severa ordinanza emanata nel 2009, è vietato proseguire oltre il punto indicato dalla segnaletica in loco. È possibile arrivare quindi fino a Belvedere, un balcone naturale alto circa 500 metri, dove si può ammirare dall’alto tutta la bellezza del mare e della Spiaggia delle Due Sorelle.
Monte San Bartolo e Spiaggia di Fiorenzuola. Una delle caratteristiche che contraddistinguono meglio la regione Marche si trova nelle meravigliose colline dell’entroterra, le quali si affacciano dolcemente sul mare, regalando vedute uniche ai suoi visitatori. Con questo itinerario, si ha la possibilità di ammirare la costa marchigiana dall’alto fino ad arrivare a rigenerarsi sulla spiaggia con l’acqua del mare. Precisamente stiamo parlando del Monte San Bartolo, un’area naturale protetta che ospita una ricca flora e fauna, che contribuiscono a rendere unico il luogo. Immersa nel verde del Parco Naturale, troviamo Fiorenzuola di Focara, un piccolo borgo medievale a picco sul mare ad un’altezza di circa 200 metri. Arrivati a Fiorenzuola, va sicuramente fatta una visita a questo gioiellino di paese che a strapiombo sul mare domina le colline pesaresi del San Bartolo. Dopodiché, è possibile percorrere una scalinata seguita da alcuni tornanti per raggiungere finalmente la bella e incontaminata Spiaggia di Fiorenzuola.
Monte Nerone, La Balza Forata. Per gli amanti delle escursioni, visite speleologiche, mountain bike, arrampicate o equitazione, il Monte Nerone è proprio quello che fa al caso loro. Si trova nell’Appenino Marchigiano, un ambiente in gran parte caratterizzato da ripide pareti rocciose, che si alternano a ricche vegetazioni arbustive e zone erbose. Con questo itinerario, è possibile raggiungere una delle rocce più suggestive della Val d’Abisso, la cosiddetta Balza Forata. Il sentiero parte dal Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso a Piobbico (PU). Proprio davanti alla chiesetta si trova una piccola bacheca di legno che precede lo stradino che si deve percorrere. È possibile poi ammirare i piccoli resti di un antico mulino e attraversare a piedi il piccolo torrente che scorre accanto. È poi necessario addentrarsi in un bosco dove ci si può accorgere che la pendenza aumenta fino a quando non si incontra una vecchia cava; da qui il sentiero diventa più stretto. Da questo punto bisogna continuare a salire, fin quando si giunge alla parte più rocciosa e selvaggia della valle. Ed è a questo punto che si è arrivati alla Balza Forata.
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