Sei un appassionato di Trekking e vuoi visitare il Trentino-Alto Adige? Ecco per te una lista dei migliori percorsi da non perdere
Dalle avventure sul lago di Garda alle escursioni in Val di Fassa; dai sentieri di montagna di Madonna di Campiglio, tra le Dolomiti di Brenta, fino agli itinerari partendo da San Martino di Castrozza, ai piedi delle celebri Pale di San Martino. Si contano centinaia di percorsi escursionistici in Trentino: dalle sfide impegnative per gli esperti di montagna ai sentieri più accessibili, per chi desidera esplorare con un po’ di preparazione, l’equipaggiamento adeguato e un approccio sempre attento e consapevole. Vediamo quali sono i migliori percorsi per il trekking in Trentino-Alto Adige.
I percorsi da non perdere in Trentino-Alto Adige per fare un trekking mozzafiato
Alto Adige, Val di Fosse, trekking autunnale tra boschi e malghe. Un’escursione tra i colori dell’autunno nella Val di Fosse, una laterale della Val Senales, nel cuore dell’Alto Adige. Un affascinante viaggio alla scoperta della natura e dei gusti in questo angolo di ambiente selvaggio e incontaminato. L’itinerario, seppur lungo, non è impegnativo, regalando affascinanti panorami. È essenziale prestare attenzione all’equipaggiamento, dotandosi di attrezzatura montana adatta a piogge e gelate. Lungo il cammino si incontrano pittoreschi masi, rappresentanti delle tradizionali costruzioni rurali che hanno caratterizzato la vita contadina in Sudtirolo per secoli. L’inizio dell’escursione avviene al Maso Casera di Fuori – Vorderkaser, costruito nel XIII secolo in stile tradizionale. Da qui, si prosegue su un sentiero ampio ma leggermente ripido, passando prima per Casera di Mezzo (m 1954), poi Rableid (m 2004) e infine il maso Gelato (m 2070).
Lago di Braies, trekking intorno a uno dei laghi più affascinanti dell’Alto Adige. Un luogo incantevole in ogni stagione, circondato dalle maestose cime delle Dolomiti, il Lago di Braies si distingue per i suoi colori mutevoli che si mescolano tra tonalità fredde e calde nel corso della giornata. Questo itinerario permette di percorrere il perimetro di questo splendido specchio d’acqua alpino. Accessibile e frequentato, è consigliato anche per chi non è particolarmente allenato. Situato in fondo alla Valle di Braies, abbracciato dalle dolci vette delle Dolomiti, il lago naturale di Braies, famoso per le sue acque turchesi, cela una curiosa leggenda. Si racconta che gli abitanti della Valle di Braies, dalle sembianze aspre e temibili, custodissero gelosamente l’oro della zona e delle montagne circostanti. Nonostante la ricchezza, questa popolazione, chiamata comunemente “i selvaggi”, appariva costantemente infelice. Un giorno, giunsero nella valle degli allevatori con i loro animali, incuriositi dal benessere apparente. I selvaggi, in un gesto di generosità, decisero di donare loro alcuni oggetti d’oro. Tuttavia, questo atto scatenò l’avidità degli allevatori, che decisero di rubare l’oro alla popolazione dei selvaggi. Questi, scoperto l’inganno, cercarono di impedire agli allevatori di raggiungere le montagne circostanti e di sottrarre l’altro oro. Così fecero sgorgare alcune sorgenti d’acqua, dando vita al Lago di Braies. L’itinerario inizia nella Val Pusteria, tra Monguelfo e Villabassa; una strada conduce a Ferrara e successivamente al parcheggio del lago.
Trentino, Valsugana, trekking nell’Oasi WWF di Valtrigona. L’Oasi di Valtrigona, l’unica area protetta dal WWF nell’intero arco alpino, si trasforma in un luogo magico durante l’autunno. Percorrere il sentiero segnalato consente di immergersi in un universo naturalistico perfettamente conservato, tra rifugi, foreste e fauna selvatica. Situata nella splendida Catena del Lagorai, l’Oasi WWF di Valtrigona rappresenta un prezioso angolo di natura. Questo paradiso vallivo si distingue per una notevole diversità climatica, riflettendosi chiaramente nella ricchezza della sua flora e fauna.
Valle Aurina, Trentino, trekking sulla vetta più a nord del nostro Paese. Un itinerario di alta quota nel punto più settentrionale dello Stivale. Immersi tra le cime che coronano la Valle Aurina, in Trentino Alto Adige, questa camminata consente di ammirare l’Italia dal suo punto più a nord. Un’incantevole escursione della durata di circa cinque ore, adatta a camminatori con buona resistenza e piede sicuro. Questo trekking si spinge quasi fino ai 3.000 metri di altitudine, con la Vetta d’Italia che raggiunge i 2.912 metri sul livello del mare.
Alta Via del Granito, Trentino. L’Alta Via del Granito è un affascinante trekking ad anello diviso in 3 tappe che attraversa le montagne granitiche del gruppo Cima d’Asta – Cime di Rava nella catena del Lagorai. Seguendo le antiche tracce di sentieri e strade militari della Grande Guerra, questo itinerario offre tre giorni di escursione immersi in panorami suggestivi, con soste nei due unici rifugi presenti in queste montagne. Lungo l’Alta Via del Granito, nel gruppo Cima d’Asta – Cime di Rava, nella Catena del Lagorai, si percorre una rete di antichi sentieri e ex strade militari, collegando i due soli rifugi presenti nel gruppo. L’itinerario, lungo circa 28 km, presenta un dislivello totale di circa 2000 metri.
Val di Fassa, Trentino, trekking alle Torri del Vajolet e al Rifugio Re Alberto I. Le Torri del Vajolet regalano uno spettacolo naturale indimenticabile. Nel cuore della Val di Fassa, intraprendiamo un cammino fino al Rifugio Re Alberto I, da cui la vista su un lago alpino è straordinaria. La Val di Fassa è abbracciata dalle famose Dolomiti, formando una valle che si estende per una ventina di chilometri tra massicci rocciosi unici nella loro bellezza. Dalla maestosa Roda di Vael al suggestivo Catinaccio, dalle imponenti cime del Sassolungo alla grandiosa mole del Sella e alla regina delle Dolomiti, la Marmolada. Chiudono la corona, in direzione sud, il sottogruppo della Valacia, con Cima Undici e Cima Dodici, insieme alle propaggini della catena dei Monzoni, un autentico paradiso geologico e mineralogico.
Cima Cauriol, trekking in un luogo simbolo della prima guerra mondiale. Uno dei percorsi che conduce alla scoperta dei reperti della Grande Guerra, con resti di trincee e baraccamenti risalenti alla prima guerra mondiale. Offre una vista spettacolare sulle Dolomiti di Fassa, la Valle del Vanoi e la Cima d’Asta. Durante l’inverno rigido del 1915, truppe italiane e austriache si fronteggiarono per conquistare questa vetta simbolica. Le intense battaglie si conclusero solo nell’agosto 1916, lasciando sulle sue pendici gallerie, baracche in legno, feritoie, camminamenti, scale in pietra, postazioni per artiglieria, filo spinato e posti di guardia. L’escursione lungo la “Via austriaca” si snoda su questo prezioso patrimonio storico, attraverso una mulattiera sassosa talvolta danneggiata dalla caduta di massi nel corso degli anni. L’itinerario, inizialmente su ampie strade che poi si trasformano in ripidi sentieri e passaggi su rocce porfiriche, richiede attenzione. La croce di vetta si erge tra enormi massi e avvallamenti creati dalle esplosioni delle bombe. Si segnala una sorgente subito dopo il Pian delle Maddalene, a quota 1800, dove è possibile rifornirsi di acqua. Per i più esperti, si consiglia di raggiungere il Passo Sadole, seguire le indicazioni per la via italiana e, dopo aver raggiunto la cima, scendere per la via austriaca.