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Trekking in compagnia di un cane, ecco come prepararsi al meglio

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Federico Liberi

Volete fare un trekking insieme al vostro amico a quattro zampe? Ecco tutto quello che dovete sapere per avere la preparazione adatta

Camminare in montagna è universalmente noto per i suoi molteplici benefici per la salute fisica e mentale. Per una persona, uscire all’aria aperta può essere terapeutico, mentre per un cane rappresenta un’entusiasmante avventura per esplorare nuovi territori, scoprire nuovi profumi e stimoli. Un’escursione in montagna offre anche l’opportunità perfetta per rafforzare il legame tra cane e proprietario, permettendo loro di trascorrere del tempo prezioso insieme come membri della stessa famiglia. Ma prima di portare il proprio amico a quattro zampe con sé per un trekking è bene sapere alcune cose. In questo articolo scopriremo quali.

Ecco cosa bisogna sapere per fare un meraviglioso trekking con il proprio cane

Andare in trekking con il proprio cane è un’opzione eccellente se il compagno a quattro zampe è un esploratore instancabile, sempre desideroso di nuove avventure e curioso per natura. Niente batte l’emozione di partire per un’escursione montana con il proprio fedele compagno, esplorando nuovi paesaggi, profumi e stimoli. Una piacevole camminata in quota non solo offre la possibilità di fuggire dal caos di tutti i giorni, ma rappresenta anche un’opportunità straordinaria per rafforzare, come detto sopra, il legame con l’amico a quattro zampe. Ciononostante, vi sono diversi fattori da tenere in considerazione per assicurare il benessere e la sicurezza del proprio animale durante l’escursione. Ecco, quindi, alcuni suggerimenti su come praticare trekking con un cane.

Trekking con il cane | Pixabay @Solovyova – Montagneracconta

Scegliere il percorso adatto

Per iniziare, è essenziale comprendere che non tutti i percorsi escursionistici in montagna accettano la presenza dei cani. Sebbene sia comunemente consentito portare il proprio amico a quattro zampe in escursione, alcuni luoghi, specialmente i parchi nazionali, potrebbero limitare l’accesso o imporre specifiche regole, come l’obbligo di tenere il cane al guinzaglio. Oltre a queste restrizioni, è importante considerare anche alcuni aspetti pratici prima di intraprendere un’escursione con il tuo fedele compagno. È ovvio che certe attività, come percorrere una via ferrata, non sono adatte alla presenza del cane, così come evitare sentieri troppo ripidi o rocciosi che potrebbero metterlo in pericolo. Prima di partire, è cruciale informarsi attentamente sulle regole locali e scegliere percorsi adatti alla presenza del cane, garantendo così una giornata sicura e piacevole per entrambi.

Capire se il proprio cane è pronto per le passeggiate in montagna

È risaputo che alcune razze canine sono più adatte all’attività fisica intensa, mentre altre non sono adatte a lunghe camminate. Per esempio, i bassotti hanno una struttura fisica e un tipo di zampe che li rendono poco adatti ai trekking in montagna, mentre il muso corto di carlini e bulldog potrebbe causare problemi respiratori durante sforzi prolungati. Prima di avventurarsi in montagna con il proprio cane, è consigliabile consultare il veterinario per ricevere indicazioni specifiche in base alla razza del vostro fedele amico. Le escursioni in montagna possono mettere a dura prova le articolazioni e le ossa, pertanto, se si ha un cucciolo, è preferibile non portarlo con sé. In generale, il cane dovrebbe avere almeno un anno di età per essere sufficientemente sviluppato per affrontare un trekking. Se il cane è anziano o presenta problemi alla schiena o all’anca, è meglio evitare di portarlo in escursione.

Portare sempre il guinzaglio

Non sempre è permesso che il cane vaghi liberamente in montagna, quindi è importante verificare le restrizioni specifiche nella zona in cui si pianifica di fare escursioni. Quando è possibile lasciare il cane libero, ci sono diverse considerazioni da tenere presenti prima di decidere se utilizzare o meno il guinzaglio:

– Razza: alcune razze di cani sono più inclini ad essere docili e ubbidienti, mentre altre sono più indipendenti e testarde.

– ⁠Temperamento: alcuni cani hanno la tendenza a vagare e esplorare, il che può essere pericoloso in certi casi, poiché potrebbero ferirsi, perdersi, aggredire altre persone o animali, o attirare animali selvatici come lupi, cinghiali o orsi.

– ⁠Affollamento del sentiero: quando si percorrono sentieri molto frequentati, è meglio tenere il cane al guinzaglio per evitare di intralciare o spaventare gli altri escursionisti.

– ⁠Difficoltà del sentiero: se il sentiero presenta passaggi impegnativi, è consigliabile tenere il cane al guinzaglio in modo da poterlo guidare nella giusta direzione e afferrarlo in caso di cadute.

Per assicurare il massimo comfort al cane e garantire un migliore controllo nelle situazioni di emergenza, è consigliabile optare per una pettorina invece del tradizionale collare di cuoio o stoffa. In questo modo non solo sarà più confortevole per il cane, ma anche più sicura durante eventuali emergenze.

Trekking con il cane | Pixabay @piola666 – Montagneracconta

Consigli sull’alimentazione prima e durante

È ben noto che una pratica essenziale per ogni escursionista è prestare attenzione all’alimentazione, sia prima che durante l’avventura. Lo stesso vale per il nostro amico a quattro zampe, che ha bisogno delle giuste energie per affrontare i sentieri. È importante tenere presente che i cani hanno una digestione più lenta rispetto a noi, quindi è consigliabile alimentarli almeno tre ore prima dell’inizio del cammino. Se prevediamo di trascorrere l’intera giornata in escursione, è fondamentale portare con noi crocchette e snack appositi da offrire al cane durante il percorso. Questi snack non solo aiutano a ricaricare le energie, ma possono anche essere utilizzati come ricompensa per gli sforzi compiuti, offrendo un piacevole momento di gratificazione.

Non sottovalutare l’idratazione

Durante le escursioni nei boschi, è comune essere tentati di bere da ruscelli e corsi d’acqua, una tentazione che coinvolge anche il nostro fedele amico a quattro zampe. Tuttavia, ciò potrebbe rivelarsi rischioso. Spesso, infatti, l’acqua dei ruscelli o degli abbeveratoi per animali potrebbe essere contaminata da batteri innocui per la fauna selvatica o da animali d’allevamento, ma che potrebbero causare problemi gastrointestinali al cane. Come già spiegato nell’articolo su come portare i cani nelle aree protette, gli organismi e le abitudini degli animali domestici e selvatici differiscono in parte, e la contaminazione potrebbe essere pericolosa per entrambi. Per evitare rischi, è consigliabile portare con sé una bottiglia o una borraccia di acqua potabile da casa specificamente per il cane, da versare nella sua ciotola portatile che bisogna sempre avere nello zaino.

Fare delle pause

Durante l’escursione con il proprio cane è bene fare frequenti pause per permettergli di riposarsi e bere acqua. Il trekking può essere faticoso anche per loro, quindi è essenziale non superare i loro limiti.

Federico Liberi

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