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Trekking, gli indumenti da evitare quando si affronta una camminata

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Federico Liberi

Per prepararsi al meglio per un trekking è assolutamente fondamentale scegliere l’abbigliamento adatto ed evitare di indossare determinati indumenti. Ecco quali

Nell’ampio panorama dell’escursionismo, la scelta dell’abbigliamento assume un ruolo fondamentale, non solo per quanto riguarda lo stile, ma soprattutto per la sua funzionalità. Prepararsi adeguatamente per un’escursione non è soltanto una questione di tendenza, ma una decisione strategica per garantire comfort, libertà di movimento e protezione dagli agenti atmosferici. In questo articolo vedremo quali sono gli indumenti assolutamente da evitare durante le escursioni in modo tale da vivere l’avventura nel miglior modo possibile.

Come scegliere gli indumenti migliori per il trekking e quali evitare

Per prima cosa è bene ricordare che la scelta dell’abbigliamento per il trekking dipende strettamente dalla stagione in cui si pianifica. Durante l’inverno, ad esempio, saranno necessari indumenti più pesanti, abbigliamento termico, scarponi e calzettoni, insieme a sciarpe e guanti per proteggersi dal freddo. Durante l’estate, invece, è consigliabile optare per abiti leggeri e traspiranti, cappelli per ripararsi dal sole e calzature più leggere. Indipendentemente dalla stagione, è sempre consigliabile avere con sé un k-way per le piogge che potrebbero essere improvvise. Inoltre, la scelta dell’abbigliamento deve tenere conto anche della variazione di temperatura tra il giorno e la notte se il trekking prevede diversi giorni di camminata e quindi notti in tenda. Se si prevede un trekking di più giorni in montagna durante l’estate, è importante considerare che le temperature possono essere gradevoli durante il giorno ma scendere bruscamente di notte, quindi è consigliabile includere anche indumenti più caldi per la notte.

Indumenti per il trekking | Pixabay @RyanJLane – Montagneracconta

Una volta assimilato questo concetto, però, arriva il momento più importante, quello in cui bisogna scegliere gli indumenti con cui vestirsi durante le escursioni. È proprio in questi momenti, infatti, che moltissimi trekker, e purtroppo non solamente i principianti, commettono gli errori peggiori. Vediamo, quindi, quali sono gli indumenti assolutamente da non indossare durante i trekking.

I materiali da evitare e regole generali

Abbiamo accennato che l’approccio “a strati” è fondamentale per regolare efficacemente la temperatura corporea: rimuovere uno strato quando fa caldo e aggiungerne uno quando si avverte freddo. Questo metodo permette di mantenere costante la temperatura corporea, evitando sbalzi termici e garantendo una piacevole escursione in tranquillità. Inoltre, i vestiti bagnati dal sudore possono creare disagi significativi, come la sgradevole sensazione di freddo causata da indumenti umidi. Il cotone, in particolare, è da evitare in quanto assorbe l’umidità e si asciuga lentamente, complicando la situazione. Lo stesso vale nei casi in cui dovesse iniziare a piovere durante l’escursione: gli indumenti devono favorire la traspirabilità, permettendo all’umidità di fuoriuscire rapidamente e garantendo un’asciugatura veloce per evitare sensazioni di freddo e le relative conseguenze. Oltre alla libertà di movimento, un buon abbigliamento deve anche essere leggero. I vestiti, purtroppo, hanno un loro peso, e ogni materiale presenta una densità diversa da un altro. Indossare indumenti pesanti, soprattutto in inverno, comporta uno sforzo maggiore. La leggerezza degli abiti, senza compromettere le prestazioni, aiuta a ridurre la fatica. Infine, i vestiti da escursione devono proteggere dalle intemperie in caso di pioggia durante l’escursione. Pertanto, l’impermeabilità riveste un ruolo cruciale per il successo della nostra avventura, affrontando qualsiasi imprevisto. Per questo motivo, sono stati sviluppati materiali appositamente studiati, anche di origine naturale, che affrontano queste sfide e consentono di vestirsi in modo adeguato.

Scarpe da ginnastica

Anche le calzature da corsa tradizionali non sono ideali per i sentieri: spesso hanno una suola troppo flessibile per affrontare terreni irregolari e la tomaia è poco resistente per proteggere adeguatamente il piede. Le scarpe casual, progettate per l’uso quotidiano e non per l’attività sportiva, possono rivelarsi problematiche se utilizzate sui sentieri, portando a seri inconvenienti. La calzatura, prima di tutto, deve svolgere la sua funzione primaria di fornire un adeguato supporto alla complessa struttura costituita dalle articolazioni e dalle ossa. Nell’ambito dell’escursionismo, in particolare, oltre al supporto, sono necessarie altre caratteristiche fondamentali: isolamento dall’ambiente esterno, traspirabilità, stabilità laterale, flessibilità graduale, aderenza e molto altro ancora. Per questo motivo gli scarponi specifici per il trekking rappresentano la scelta ideale. Inoltre, un buon investimento iniziale potrebbe rivelarsi molto proficuo, poiché riduce i problemi e la durata nel tempo è garantita.

Indumenti per il trekking | Pixabay @EXTREME-PHOTOGRAPHER – Montagneracconta

Calzettoni pesanti

Possono sembrare molto vintage e possono essere perfette per una passeggiata in altri contesti, tuttavia i calzettoni pesanti, per un uso pratico, sono assolutamente sconsigliati perché potrebbero favorire problemi ai piedi, tra cui le temutissime e dolorosissime vesciche. Le calze rivestono un ruolo essenziale nelle attività all’aperto, specialmente nel trekking. Quando ci si avventura sui sentieri, i piedi sono soggetti a stress e sollecitazioni, quindi il comfort è fondamentale per godersi appieno le escursioni. Le calze tecniche da escursionismo svolgono proprio questo compito, agendo come un indispensabile “cuscinetto” tra la pelle dei piedi e le scarpe, riducendo attriti e sfregamenti. La loro principale responsabilità è mantenere i piedi asciutti e a una temperatura confortevole, motivo per cui è importante utilizzare calze adatte alle diverse condizioni climatiche. Le calze da escursionismo sono leggere e sottili, di solito con una lunghezza che non supera la caviglia, progettate per essere indossate con scarpe morbide, comode e a “bassa” altezza. È fondamentale che queste calze presentino una struttura differenziata, con un tessuto più leggero lungo la pianta del piede e rinforzi sulle dita e sul tallone per garantire maggiore resistenza e durata.

Jeans

Anche se sono tra i capi di abbigliamento più diffusi al mondo, una volta superata una certa altitudine, i jeans possono presentare diversi problemi di adattamento al clima e non solo. Infatti, possiedono tutte le caratteristiche che un pantalone da montagna non dovrebbe avere: cuciture spesse che possono irritare la pelle, tessuto rigido che ostacola i movimenti, capacità di assorbire acqua e rimanere bagnati per giorni, e una tendenza a diventare troppo caldi in estate e troppo freddi in inverno. Insomma, non sono assolutamente i pantaloni migliori che si possono utilizzare in questo contesto. La celta migliore sono, dunque, i pantaloni tecnici e specifici per il trekking, ma quali comprare? Per la loro praticità, versatilità e traspirabilità, c’è una vasta gamma di opzioni disponibili sul mercato, con diversi modelli tra cui scegliere. Per trovare il modello più adatto bisogna tenere conto delle esigenze specifiche legate al clima e all’ambiente in cui verranno utilizzati. Tra le diverse caratteristiche da tenere in considerazione, ci sono i vari tipi di tessuto, il fattore UPF (Ultraviolet Protection Factor), l’impermeabilità all’acqua e al vento. È importante considerare che, al momento dell’acquisto, investire in un prodotto di qualità superiore può essere vantaggioso per ottenere maggiore durabilità e prestazioni.

Federico Liberi

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