Oltre che in montagna, il trekking è un’attività che si può svolgere anche in città. Camminare tra vie e palazzi in un ambiente urbano può avere i suoi effetti positivi sulla salute. Vediamo perché e quali sono i vantaggi
Quando si pronuncia la parola “trekking” la prima immagine che viene solitamente alla mente è quella di una persona impegnata in una camminata in un ambiente di montagna.
Il trekking, infatti, è un’attività che ormai ci siamo abituati ad associare a questo tipo di ambientazione, ma che in realtà può essere svolta anche in altri contesti e scenari.
Ne è un esempio il trekking urbano, quello che praticamente chiunque può ritrovarsi a fare in città, con esiti persino positivi per la propria salute.
Non ci credete? Vi spieghiamo subito di cosa si tratta.
Trekking urbano: perché farlo fa bene
Partiamo dal presupposto per cui, salvo controindicazioni mediche specifiche, camminare è un tipo di attività che fa sempre bene alla salute.
Ciò significa che anche camminare in città, dove l’aria è sicuramente meno sana che in aperta campagna e il livello dello stress è maggiore, può avere i suoi effetti positivi.
L’Italia, fortunatamente, è ricca di centri urbani meravigliosi da visitare, poiché ricchi di storia, cultura, tradizione e, a volte, anche innovazione.
Ancora oggi, molte città italiane sembrano perfette per essere esplorate a piedi, mezzo che più di qualunque altro permette di godersi ogni monumento, scorcio di paesaggio, particolari e sorprese che si possono trovare sul proprio tragitto.
Molti centri storici sono raggiungibili esclusivamente a piedi e così sono anche alcuni luoghi nascosti, ma imperdibili, dove i mezzi a motore faticherebbero a passare o dove finirebbero con il danneggiare il paesaggio.
Talvolta, inoltre, spostarsi da un posto all’altro in città risulta estremamente più facile e veloce se fatto a piedi, piuttosto che salendo in macchina o utilizzando i mezzi di trasporto.
In città c’è quindi chi cammina per piacere e chi per necessità, ma entrambe queste tipologie di persone rientrano nella grande famiglia di chi pratica il trekking urbano, magari anche inconsapevolmente.
Un’attività che, se svolta quotidianamente, può portare qualche beneficio economico (spostarsi a piedi resta il metodo di trasporto meno caro, ndr) e soprattutto diversi benefici a livello della propria salute fisica e mentale.
Non vi abbiamo ancora convinto? Entriamo allora più nel dettaglio e vediamo quali sono realmente i motivi per cui camminare in città faccia bene.
1. Camminare fa bene alla salute fisica
Il primo motivo per cui praticare del trekking in città faccia bene è che camminare mantiene in salute.
Diversi studi compiuti nel corso degli anni in tutto il Mondo hanno dimostrato come i benefici fisici derivanti da una camminata siano molteplici.
Camminare è un’azione che può essere svolta quasi da chiunque e che, non sempre, richiede un equipaggiamento specifico, risultando spesso il modo più semplice per mantenersi in forma.
Effettuare periodicamente delle camminate aiuta a perdere peso e riduce i sintomi dell’ansia e dello stress, spesso cause scatenanti uno stato di depressione.
Camminare è un esercizio considerato a basso impatto, utile a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare i livelli di quello buono, abbassando al contempo la pressione sanguigna e riducendo il rischio di sviluppare alcune tipologie di cancro.
Non solo. Camminare aiuta a tenere monitorati i valori del diabete e migliora l’umore, rafforzando allo stesso tempo le ossa, abbassando le possibilità di infortunio e riducendo le probabilità di infarto.
Se ciò non dovesse bastare, una camminata diminuisce anche il rischio di sviluppare una qualche malattia cardiaca e permette di mantenere tonico il proprio tessuto muscolare.
Per di più è un’azione che non prevede alcun pagamento. È uno sforzo gratis, il che non guasta di certo.
2. Aiuta a risparmiare le energie nervose
Camminare in città risulta la maggior parte delle volte un’attività molto meno stressante che il guidare in città o lo spostarsi utilizzando vari mezzi di trasporto.
In alcune zone del Mondo esiste il cosiddetto “road rage”, concetto per cui chi è costretto quotidianamente a confrontarsi in prima persona con il traffico cittadino è portato a vivere uno stato di stress, nervosismo e frustrazione.
Questi sentimenti negativi possono essere, invece, evitati da chi si sposta a piedi in città.
Stando a uno studio, muoversi nel traffico urbano è più stressante del 30% rispetto al muoversi con i mezzi pubblici e, quindi, ancora di più se rapportato allo spostarsi a piedi.
3. Si risparmia tempo
Quando si ha poco tempo per spostarsi da un punto all’altro della città si cerca sempre il mezzo più veloce, finendo erroneamente con il non considerare mai i propri piedi e le proprie gambe.
Invece camminare risultare spesso il mezzo più veloce, soprattutto quando la partenza e la destinazione non sono troppo distanti tra loro.
Salire in macchina spesso significa doversi confrontare continuamente con traffico, semafori, strade dissestate e che costringono a rallentare la propria marcia, ciclisti indisciplinati, guidatori altrettanto indisciplinati, parcheggi introvabili. Pericoli e rallentamenti in ogni dove, insomma.
Per questo, coprire l’intera distanza a piedi o unendo un tratto sui mezzi di trasporto con una camminata può finire con il far risparmiare anche una cospicua somma di tempo.
4. È il mezzo più economico
Come anticipato già in precedenza, camminare è il mezzo di trasporto più economico.
Si risparmia sulla benzina, sull’usura del proprio mezzo (sebbene anche il proprio fisico si usuri, ndr), sui parcheggi a pagamento o sui ticket necessari per accedere ad alcune aree della città, sui biglietti dei mezzi di trasporto.
Ne consegue che, chi si sposta a piedi in città noterà sicuramente un bel risparmio alla fine del mese.
Un aspetto che fa sempre piacere.
5. Permette di conoscere meglio la propria città
Camminare consente di godersi meglio la città, ma soprattutto di scoprirla meglio.
Soltanto spostandosi a piedi a volte si riescono a notare dei particolari che altrimenti non si noterebbero o scoprire dei luoghi che in altro caso resterebbero sconosciuti.
Se non si ha premura di camminare velocemente, tanto meglio.
Una passeggiata a bassi regimi in città è sicuramente la soluzione migliore per entrare in profondo contatto con ciò che sta intorno e scoprire meglio il luogo in cui si vive, si lavora o si è semplicemente di passaggio.
6. L’ambiente ringrazia
È innegabile come sportarsi a piedi sia il metodo di trasporto più ecosostenibile.
Camminare significa non contribuire al già troppo elevato tasso di inquinamento globale, aiutando così a migliorare l’ambiente in cui tutti viviamo.
Se proprio questo Mondo non si può migliorare, almeno si può provare a rallentarne il peggioramento.
Il trekking urbano persegue anche questo scopo.