Scopri come vincere sedentarietà e pigrizia con alcuni consigli da mettere in pratica per stare meglio fisicamente e mentalmente
Lunghi periodi di inattività fisica possono causare diverse conseguenze negative per il nostro organismo, tra cui una subdola tendenza a rimanere inattivi.
Anche la psicologia lo conferma: siamo naturalmente inclini allo status quo, il che rende molto più difficile prendere decisioni che comportano un cambiamento rispetto a quelle che mantengono la situazione attuale.
Ecco perché è così arduo scegliere di rimettersi in movimento: la sedentarietà ha un effetto “appiccicoso”. Prendere l’auto per fare piccoli spostamenti sembra sempre essenziale per risparmiare tempo, anche se quasi mai è così.
Per fare il primo passo, occorre una ferrea volontà, e il momento più difficile è spesso quello in cui si arriva a casa, ci si toglie gli abiti da lavoro e ci si veste “comodi” per andare a fare una bella camminata. In questo articolo, offriamo una serie di consigli e suggerimenti utili per iniziare a camminare e combattere la sedentarietà.
Non dimentichiamo l’importanza di una camminata corretta, soprattutto per chi è stato inattivo per molto tempo e potrebbe aver perso l’abitudine di camminare con una buona postura e movimenti adeguati.
Per evitare traumi, è fondamentale camminare con movimenti dolci, appoggiando prima il tallone e poi la punta del piede, senza pestare il terreno con violenza, ma bilanciando bene il peso tra i due piedi.
Per camminare in montagna su terreni difficili, ovviamente, ci sono molte più accortezze da considerare.
È importante iniziare a camminare gradualmente, con un passo lento e cadenzato, per dare alla muscolatura il tempo di riscaldarsi e raggiungere la giusta temperatura, necessaria per far lavorare l’organismo correttamente.
Questa fase di riscaldamento può durare più o meno a lungo a seconda del clima e delle condizioni in cui si cammina.
Una volta che sentiamo di aver “carburato” e la nostra respirazione sarà tornata regolare, possiamo iniziare ad aumentare il passo.
Al termine della vostra prima camminata, è importante prestare attenzione anche al defaticamento. Camminate per almeno cinque minuti a passo lento e rilassato per favorire un recupero graduale.
Una volta rientrati a casa, non dimenticate di fare un po’ di stretching per le gambe, questo aiuterà a limitare i normali dolori che potrebbero insorgere “a freddo”. Queste fasi dell’allenamento sono cruciali per migliorare il recupero e prevenire problemi muscolari.
Il ritmo è fondamentale: vi aiuta a iniziare a camminare e sarà essenziale quando affronterete percorsi più lunghi e complessi. Come detto prima, iniziate piano per consentire ai muscoli di entrare a regime. Poi, gradualmente, accelerate il passo mantenendo un ritmo più sostenuto.
È probabile che il battito cardiaco aumenti e la respirazione diventi più affannata; questo è il momento di rallentare, per tornare a uno stato più comodo e confortevole. Quando sentite il battito accelerare e il fiato scarseggiare, rallentate di nuovo.
Per chi riprende dopo molto tempo, trovare il ritmo giusto è essenziale. Iniziate con calma, evitando di mantenere ritmi troppo sostenuti, per non sovraccaricare il vostro organismo. Tuttavia, è importante cercare sempre di spingere un po’ oltre i propri limiti per migliorare la resistenza.
Un altro consiglio utile, soprattutto quando vi muovete in ambienti conosciuti, è porsi degli obiettivi concreti e realizzabili. Un primo obiettivo potrebbe essere uscire di casa per camminare con una certa frequenza settimanale; un secondo obiettivo potrebbe essere percorrere una determinata distanza, e così via, fino a porsi obiettivi più ambiziosi.
Ricordatevi di appuntare la distanza percorsa, il tempo impiegato e le eventuali soste fatte. In questo modo, di settimana in settimana, potrete tenere un diario dei vostri miglioramenti.
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