Quanto è probabile incontrare una vipera in montagna?

Incontrare una vipera in montagna non è certo un evento raro, ecco dove si può incrociare più facilmente e come comportarsi in caso di morso

L’intervento dell’uomo a quote medio basse ha favorito l’aumento della presenza di rettili che trovano l’habitat perfetto in cui vivere negli insediamenti fatti dall’uomo. Le vipere, trattandosi di esseri ectotermi, hanno bisogno di esporsi alla luce del sole per potersi termoregolare. Perciò, non è poi così difficile imbattersi in loro mentre camminiamo sui sentieri di montagna. Ma quanto è probabile? E cosa bisogna fare se veniamo morsi da una vipera?

Dove e quando possiamo incontrare una vipera in montagna?

Le vipere sono tra i pochi serpenti velenosi presenti in Italia e, come abbiamo visto, escono alla luce del giorno per poter regolare la loro temperatura corporea. Questo aumenta la probabilità di imbattersi in loro durante una camminata.

Tuttavia, bisogna considerare anche i seguenti fattori: 

  • Altitudine: le vipere si trovano principalmente tra i 500 e i 2000 metri di altitudine, con una presenza maggiore tra i 1000 e i 1500 metri.
  • Habitat: preferiscono ambienti secchi, assolati e rocciosi, come prati, pendii esposti al sole, margini dei boschi e aree cespugliose. O anche i muretti realizzati dall’uomo in roccia secca sono un ottimo nascondiglio per loro.
  • Stagione: la probabilità di avvistare una vipera è maggiore durante la primavera e l’estate, quando sono più attive a causa delle temperature più alte.

Va ricordato che le vipere sono creature schive e tendono ad evitare l’uomo quando possibile, mordendo solo se si sentono minacciate o se vengono calpestate accidentalmente.

Tipologie di vipera presenti in Italia

In Italia vivono quattro principali specie di vipera, ecco alcune caratteristiche le che differenziano:

  1. Vipera aspis: la più diffusa, si trova in gran parte del territorio nazionale, ad eccezione della Sardegna. È caratterizzata da una testa triangolare e un corpo robusto, con una lunghezza media di 60-80 cm e una colorazione che varia dal grigio al marrone, spesso con disegni scuri a zig-zag. Questa vipera preferisce boschi, pietraie e pascoli.
  2. Vipera berus: vive nelle regioni settentrionali, in particolare nelle Alpi e nell’Appennino settentrionale, ha una colorazione generalmente più uniforme rispetto alla vipera aspis e si trova in zone umide e nei prati alpini.
  3. Vipera ursinii: si tratta di una vipera presente solo in alcune zone dell’Appennino centrale, soprattutto in Abruzzo e Molise. È la più piccola delle vipere italiane, con una lunghezza media di 40-50 cm, ed è caratterizzata da una colorazione grigia con disegni marroni. Vive ad alta quota, di solito tra le rocce.
  4. Vipera ammodytes: èla più grande tra le vipere italiane, infatti può raggiungere addirittura 80-90 cm. Questa vipera, facilmente riconoscibile per la caratteristica protuberanza sul naso, è presente solo in alcune aree del nord-est della nostra penisola, come il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, e abita principalmente in aree aride e rocciose.

Differenze tra biscia e vipera

Le bisce, a differenza delle vipere, non sono velenose e presentano una testa più affusolata e meno appuntita rispetto alle vipere che invece hanno un muso aguzzo.

Inoltre, la coda delle vipere è più corta e ristretta mentre la coda delle bisce è lunga e meno mozza. Infine, le squame della biscia sono più grandi e regolari mentre quelle della vipera sono piccole e frammentate.

Cosa fare se si incontra una vipera

Trattandosi di un animale schivo, tenderà a fuggire da voi piuttosto che venirvi incontro. Ma, qualora vi trovaste ad una distanza inferiore di 30 cm, potrebbe decidere di attaccare.

vipera tra le foglie
Cosa fare se si incontra una vipera – Pexels – montagneracconta.it

Se doveste vederla da lontano non fate nulla e lasciatela scappare, oppure fate rumore a terra con un bastone per indurla ad allontanarsi: le vipere sono sensibili alle vibrazioni e tenderanno a fuggire.

Evitate di appoggiarvi a terra o scavare con la mani. In zone boschive, se dovete tastare il terreno fatelo con un bastone o con il piede indossando uno stivale spesso e una calza alta. 

Cosa fare in caso di morso di una vipera?

Il morso di una vipera si riconosce facilmente perché lascia due punti ben visibili dove i denti hanno perforato la carne e diffuso il veleno. In Italia mediamente si rilevano 250 morsi di vipera all’anno si cui uno solo mortale, principalmente dovuto sempre a uno shock allergico. 

I sintomi di un morso di vipera possono includere dolore intenso, gonfiore, ecchimosi, nausea, vomito, vertigini e, in casi gravi, difficoltà respiratorie, convulsioni e shock. Solo raramente, in bambini e anziani, può portare ad arresto cardiaco. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il morso risulta mortale solo in caso di allergia al veleno o in casi di persone già immuno-depresse o con problematiche di salute antecedenti all’episodio.

pattern morso vipera
Pattern del morso di una vipera – Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 – montagneracconta.it

Non sempre le vipere rilasciano il veleno quando mordono, questo perché il veleno per loro è prezioso e preferirebbero non sprecarlo. In più, solitamente la vipera sibila ripetutamente come avvertimento per indurci ad allontanarci, perciò non è così impossibile evitare di venire morsi anche se le siamo pericolosamente vicini.

In caso di morso, è importante chiamare subito i soccorsi indicando la propria posizione e le condizioni del soggetto che è stato morso e il punto in cui è stato morso.

Non bisogna incidere la ferità né succhiare via il veleno, né tantomeno bloccare con un laccio emostatico la circolazione del sangue. L’unica cosa che bisogna fare è mantenere la calma e non fare muovere la persona che è stata morsa in attesa dei soccorsi.

Bendaggio linfostatico: come e quando eseguirlo

Il veleno delle vipere è costituito da molecole di grosse dimensioni che non riescono a raggiungere direttamente il sangue, ecco perché non bisogna incidere la ferita: se lo facessimo gli daremmo libero accesso al sistema circolatorio favorendone la diffusione. 

In generale, il veleno si diffonde attraverso il sistema linfatico, perciò un buon modo per rallentarlo è effettuare un bendaggio linfostatico se i soccorsi ci consigliano di farlo in base allo stato del soggetto che comunichiamo al telefono. Se dovessero dare il via libera per un bendaggio linfostatico bisognerà fasciare il punto che è stato morso, salire e riscendere con la benda, aiutandoci in caso con due pezzi di legno per immobilizzare ancora meglio il punto. 

In conclusione, sebbene il rischio di incontrare una vipera in montagna esista, non è pericoloso se si seguono alcune precauzioni, come indossare scarpe adeguate e fare attenzione a dove si mettono i piedi e le mani.

Nota bene: utilizzare un siero antivipera può essere addirittura letale, Infatti, oltre ad essere inefficace se tenuto fuori dal frigorifero troppo a lungo, comporta anche un elevato rischio di reazioni anafilattiche che possono portare alla morte. Ecco perché, va somministrato solo in ambiente medico e solo in caso di necessità.

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