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Parco cileno Torres del Paine, come organizzare un’escursione in uno dei posti più belli al mondo

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Federico Liberi

La stagione migliore per visitare il Parco Torres del Paine si avvicina, vediamo allora come organizzare al meglio un’escursione in questo luogo

La stagione dei trekking nell’Emisfero Sud si avvicina, e tra le mete affascinanti spicca il Parco Nazionale delle Torres del Paine, a poche ore di bus da Puerto Natales, Cile. Paesaggi mozzafiato di guglie, lagune e ghiacciai fanno da cornice a un trekking amato dagli escursionisti globali. Il parco, fondato nel 1959 e dichiarato Riserva Mondiale della Biosfera dall’Unesco nel 1978, è stato classificato il quinto più bello al mondo dal National Geographic nel 2013. Avete intenzione di visitare questo luogo magico? Ecco come organizzare al meglio un’escursione nel Parco Torres del Paine.

Come organizzare al meglio un’escursione nel magico Parco Torres del Paine

Torres del Paine, tre maestose formazioni di granito che svettano tra il verde intenso dei boschi e la selvaggia steppa patagonica, costituiscono il fulcro del trekking e si rivelano in tutto il loro splendore dal mirador, raggiungibile dopo un’ascesa ripida di due ore. La Torre Sur, la Torre Central e la Torre Norte affascinano con le loro storie di conquiste: la Torre Nord fu scalata per la prima volta nel 1957 dalla spedizione italiana guidata da Guido Monzino, mentre la Torre Centrale fu raggiunta dagli alpinisti britannici Chris Bonington e Don Whillans nel gennaio del 1963. Un’altra spedizione italiana conquistò la vetta più alta, la Torre Sud, nel febbraio 1963.

Los Cuernos, due vette appuntite coronate da ghiacciai, facenti parte del Campo de Hielo Patagonico Sur, la principale riserva d’acqua dolce del Sudamerica, sono circondate da laghi e valli mozzafiato.

Immagine | Pixabay @NazarRybak – Montagneracconta.it

Il Glaciar Grey e il suo omonimo lago offrono esperienze uniche in barca o con emozionanti gite in kayak tra gli iceberg. Esplorare la morrena con guide esperte è un’opzione imperdibile.

La fauna del Parco è ricca e diversificata, con la speranza di avvistare il famoso puma, anche se è un incontro raro. Tra le altre specie presenti vi sono vigogne, nandù, condor, fenicotteri e numerose altre specie di uccelli e animali selvatici.

Le acque serene della laguna Armanda, del lago Sermiento e del Lago Pehoe, insieme alla suggestiva Cascata del Salto Grande, abbellita dai magnifici fiori rossi noti come “fire-bush cileno”, aggiungono ulteriori meraviglie al paesaggio. Fuori dal Parco, ma nelle vicinanze, la Cueva del Milodon offre un’interessante esplorazione delle grotte, situata appena al di fuori di Puerto Natales.

Il trekking classico nel parco è il famoso “circuito W” (5-6 giorni), così chiamato per la sua forma. C’è anche un’escursione di 1-2 giorni che porta alla base delle maestose guglie di granito, con pernottamento al Campamento Torres per godersi l’alba al mirador senza la folla. Per chi ha più tempo, c’è il circuito “O”, più lungo (130 km) e selvaggio, che richiede circa dieci giorni per essere completato. Sono percorsi alla portata di tutti dal punto di vista tecnico, senza necessità di competenze alpinistiche, grazie a un terreno facile e un percorso ben segnalato. Tuttavia, è necessario un backpack “robusto” poiché le strutture ricettive sono limitate e non sempre possono gestire l’afflusso turistico generato dalla bellezza del luogo.

Ma come si arriva al Parco? La località di Puerto Natales nel sud del Cile serve da punto di partenza per esplorare il Parco Nazionale delle Torres del Paine. È facilmente accessibile tramite voli diretti da Santiago del Cile o autobus da Punta Arenas (Chi) o El Calafate (Arg). Traghetti di lunga percorrenza arrivano anche da Caleta Tortel (Cafayate – Chi) o Puerto Montt.

L’ospitalità alberghiera è eccellente, con numerosi ostelli e un’ampia offerta culinaria. A Puerto Natales troverai supermercati, negozi di attrezzature da montagna e tutto il necessario per affrontare due settimane all’interno del Parco. È possibile noleggiare l’essenziale (tenda, sacco a pelo e fornello) per affrontare i percorsi scelti anche in autonomia. In alternativa, puoi contattare un’agenzia che si occupa di tutto, incluso la guida, e offre attività extra e maggior comfort.

Autobus giornalieri (con più corse al giorno) partono per l’ingresso del Parco presso Laguna Amarga. Da lì, dopo aver pagato il biglietto di entrata (circa 22 euro al giorno, consigliabile prenotare anche online), puoi iniziare a camminare direttamente verso il Mirador delle Torres (1 giorno, 18 km) o avviarti nel circuito “O”, da percorrere solo in senso antiorario. Per coloro che optano per il celebre percorso “W”, una navetta gratuita porta a Pudeto, da dove parte l’imbarcazione (a pagamento, circa 22 euro) che attraversa il magnifico Lago Pehoe per raggiungere Paine Grande, punto di partenza del trekking lungo 75 km.

L’escursione può essere affrontata sia con la propria tenda che usufruendo dei rifugi per la notte. Per dormire al coperto, è essenziale prenotare i rifugi/accampamenti con ampio anticipo, soprattutto nei mesi da dicembre a marzo durante l’alta stagione. Spesso, anche prenotando due mesi prima, potrebbe non essere sufficiente, specialmente nel Percorso W. I rifugi e gli accampamenti sono gestiti da due compagnie private: Vertice Patagonia si occupa di Dickson, Perros, Grey e Paine Grande, mentre Fantastico Sur gestisce Cuernos, Central, Chileno e Seron. Le prenotazioni vanno effettuate tramite i rispettivi siti web.

Se portate con voi la tenda, è consigliabile prenotare, ma anche se tutto è al completo, si trova comunque un posto. Non è consentito piantare la tenda al di fuori degli accampamenti né accendere fuochi.

Cosa è necessario portare con sé per trascorrere qualche giorno in questo luogo? La Patagonia, come è risaputo, è caratterizzata da venti intensi e condizioni meteorologiche variabili. Il Parco è aperto tutto l’anno, ma è consigliabile visitarlo solo durante l’alta stagione, da dicembre a marzo, quando le giornate sono lunghe e le temperature si aggirano intorno ai 20 gradi di giorno. È comunque possibile incappare in qualche pioggia. Si consiglia di vestirsi a strati e di portare anche un pantalone corto. Non sono necessarie calzature particolari; una semplice scarpa da trekking bassa va bene. Ci sono pochi sassi. È essenziale portare denaro contante poiché le carte di credito/debito spesso non vengono accettate.

La copertura telefonica/internet è anch’essa limitata, ma è possibile affidarsi ai rifugi per una connessione a pagamento. Le opportunità di lavarsi sono limitate, con poche docce e acqua normalmente fredda. Per il cibo, si fa generalmente affidamento al proprio fornello, con la spesa effettuata a Puerto Natales. Tuttavia, è possibile acquistare generi alimentari (a prezzi più elevati) presso i rifugi dotati di minimarket, oltre che in piccoli ristoranti. L’acqua è abbondante sia presso i rifugi che lungo le numerose cascate, dove è possibile rifornirsi.

È importante sottolineare che è severamente vietato abbandonare rifiuti, e non è ammesso portare cani o altri animali.

Federico Liberi

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