Natale, 4 dolci tipici che si preparano nei paesi di montagna

Scopri i dessert più caratteristici e le ricette segrete che li rendono unici durante il periodo natalizio

Oggi 25 dicembre, nel giorno più atteso dell’anno, le montagne si tingono di bianco e di un’atmosfera magica, mentre i profumi dei dolci tipici natalizi si diffondono per le valli. Nelle terre montane, dove le tradizioni si tramandano di generazione in generazione, l’arte della pasticceria assume un ruolo centrale durante le festività natalizie.

Le ricette tramandate da nonne e bisnonne si rivelano autentiche opere d’arte culinaria, capaci di deliziare i palati di grandi e piccini. Tra i dolci natalizi che caratterizzano queste regioni montane, spiccano dei veri e propri tesori gastronomici che raccontano la storia e la cultura di questi luoghi.

Ci addentriamo nel cuore delle suggestive montagne del Trentino Alto Adige, dove il Natale si celebra con un’esplosione di dolci tradizionali. In questa regione, la pasticceria natalizia è una vera e propria arte. Scopriamo insieme i dessert più caratteristici e le ricette segrete che rendono unici i dolci trentini durante le festività.

Strudel di Mele

Uno dei dolci più iconici, oltre al classico panettone che non può mancare sulle tavole natalizie, è lo Strudel di Mele. Questa prelibatezza è un prodotto classico dell’intera area mitteleuropea, ma nel Trentino Alto Adige ha un sapore tutto particolare. Realizzato secondo l’antica ricetta tramandata dalle nonne, questo dolce è un vero e proprio simbolo del Natale. Croccante all’esterno e morbido all’interno, una volta sfornato sprigiona un profumo avvolgente e invita a gustarlo ancora caldo, accompagnato, spesso, da una crema speciale fatta in casa dai pasticceri della zona.

Zelten trentino

Lo “Zelten trentino” è un dolce che ha radici nella tradizione tirolese, risalente addirittura al Settecento. Questo dolce si è diffuso nel Trentino, soprattutto nelle zone di confine e dal Comune di Predaia all’Alto Adige. La ricetta trentina prevede che lo Zelten sia leggermente più morbido rispetto alla versione tirolese e che sia arricchito da frutta secca bagnata con il rum. Ogni famiglia ha la propria versione di questa prelibatezza e la ricetta viene tramandata di generazione in generazione. La sua consistenza soffice e il gusto leggermente speziato lo rendono un compagno ideale per le colazioni e le merende natalizie.

Brezdel della Val di Non

Il “Brezdel della Val di Non” è un’altra delizia che caratterizza il periodo natalizio in questa regione. Si tratta di una soffice ciambella ricoperta di zucchero, tipica della Val di Non. Originariamente preparato come augurio di buon auspicio per i matrimoni, il brezdel è diventato un dolce tradizionale che si può trovare durante la colazione, soprattutto il giovedì mattina, presso il Pineta.

Frittelle di mele

Le “Frittelle di mele” sono un dolce tipico del Trentino, realizzato con le mele della Val di Non, celebri per la loro qualità. Questo semplice ma delizioso dessert viene preparato con mele fresche che vengono tagliate a fette e immerse in una pastella leggera, poi fritte fino a ottenere una consistenza morbida e dorata. Le frittelle di mele rappresentano un’irresistibile tentazione durante le festività natalizie.

In queste terre, dunque, i dolci natalizi sono molto più di semplici prelibatezze. Rappresentano un legame con le proprie radici, una celebrazione delle tradizioni e un modo di condividere gioia e dolcezza con gli amici e la famiglia durante il periodo natalizio. Le ricette dei dolci trentini sono dei veri tesori culinari, tramandati attraverso le generazioni e custoditi gelosamente dalle famiglie locali. Ogni famiglia ha la propria versione di questi dolci che rende ogni assaggio un’esperienza unica e speciale.

E mentre il profumo dei dolci tipici natalizi si diffonde nell’aria, le montagne si trasformano in un paradiso per gli amanti del buon cibo. In un’epoca in cui la globalizzazione sembra omogeneizzare le tradizioni, queste specialità culinarie delle zone montane ci ricordano la bellezza delle diversità locali e l’importanza di preservare le nostre radici.