È nata S.P.I.A, la nuova applicazione per prevenire gli incidenti automobilistici con la fauna selvatica di montagna
S.P.I.A ovvero Segnalazione Pericolo Investimento Animali è una nuova applicazione sviluppata dall’Università del Piemonte Orientale per cercare di diminuire i casi di incidenti automobilistici che coinvolgono gli animali selvatici.
Non è un caso che questa applicazione sia stata sviluppata in territorio piemontese, infatti qui ha preso piede il progetto azione C6 del Life WolfAlps EU, che ha come obiettivo quello di preservare l’habitat naturale delle specie animali ma anche di proteggere gli esemplari dai possibili incidenti stradali.
Il fatto che sempre più animali si avvicinino a centri abitati per cercare cibo, ha fatto aumentare il rischio di incappare in loro su strada, specialmente di notte, ovvero il momento in cui la maggior parte di loro decide di muoversi alla ricerca di cibo.
L’azione C6 è concentrata in valle Susa a causa della forma dei versanti che porta gli animali a dover attraversare le strade principali e questi spostamenti possono estendersi per km.
I dati degli incidenti stradali raccolti su Torino vedono come protagonisti caprioli e cinghiali, ma vengono investiti anche cervi e camosci. L’incidenza è localizzata principalmente in val di Susa lungo la statale, comportando un rischio ingente per gli animali ma anche per gli automobilisti.
Le collisioni con la fauna selvatica rappresentano una perdita per la biodiversità e un pericolo per chi guida, quindi ANAS e RFI hanno effettuato sopralluoghi installando reti nei punti più pericolosi per creare vie di passaggio per la fauna, e hanno posizionato dei catarifragenti anti attraversamento a bordo strada, una sorta di barriera ottica in grado di scoraggiare l’attraversamento degli animali. Ma non si sono dimostrati del tutto risolutivi.
Con questa nuova applicazione la speranza è che gli automobilisti possano essere aggiornati in tempo sulla possibile presenza di animali in carreggiata, ma scopriamo di più sul funzionamento dell’app S.P.I.A.
L’applicazione è stata sviluppata dall’Università del Piemonte Orientale su richiesta della Provincia di Cuneo e si basa su una modellistica del territorio, che consente di individuare le strade e un database di dati pregressi, ovvero i casi di incidenti che hanno coinvolto animali nelle diverse tratte.
Da questi dati geo-localizzati è possibile dedurre le probabilità di incappare in amicali selvatici in un determinato tratto di strada. L’applicazione, nata nel 2017, è appena stata concessa in uso alla Città di Torino e aggiornata con nuovi dati.
L’applicazione è in grado di segnalare la potenziale presenza di animali in carreggiata con una notifica sonora, da questo punto di vista somiglia molto alla notifica di un rilevatore di velocità che ci viene segnalato da Maps o altri navigatori. Il segnale sonoro ci avverte che stiamo per percorrere un punto di strada in cui in passato si sono verificati incidenti o avvistamenti, mettendoci in guardia e invitandoci a fare attenzione.
Per mantenere sempre aggiornata l’applicazione, gli utenti possono segnalare a loro volta la presenza di animali in strada, in questo modo altri automobilisti sapranno di dover prestare attenzione percorrendo quella tratta.
S.P.I.A. monitora in background lo spostamento ma non tiene traccia di tale spostamento, questo implica una garanzia in più a livello di privacy per gli automobilisti. Inoltre, può essere disattivata e riattivata in ogni momento. La scelta è sempre dell’automobilista. L’applicazione è gratuita e si può scaricare sia su iPhone che su Android.
Tutti questi provvedimenti sono importanti, ma ciò che bisogna allenare se si vuole davvero rendere le strade più sicure per animali è automobilisti, è la consapevolezza che non siamo soli sulle strade.
Quando attraversiamo una strada che attraversa habitat naturali, dobbiamo sempre tenere presente che un animale potrebbe comparire davanti a noi, adeguando la velocità della vettura e non distraendoci mai dalla guida.
Questa consapevolezza, unita con i nuovi strumenti e deterrenti, può fare la differenza per la sopravvivenza di animali e persone.
Il nostro invito è di riflettere su questo punto e non prendere sotto gamba il problema: i cambiamenti climatici stanno spingendo sempre più animali ad avvicinarsi anche a grandi città, perciò in pochi anni questa problematica potrebbe riguardare gran parte del territorio italiano che al momento risulta solo parzialmente coinvolto.
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