Da nord a sud, attraversiamo l’Italia per esplorare rocche e manieri che hanno lasciato un’impronta indelebile nelle pagine della storia
Sospesi tra il mare e boschi incantati, perched su cime montuose, i castelli d’Italia, oltre 20.000 in totale, sono imponenti strutture fortificate ricche di tesori artistici. Distribuiti da nord a sud, tra roccaforti, città fortificate, forti e mura, questi maestosi ed unici castelli raccontano storie avvolte dal mistero e custodiscono antichi segreti. L’Istituto Italiano dei Castelli si impegna a proteggere questo ricco patrimonio culturale, permettendo ai visitatori di rivivere epiche fiabe e leggende di signori, dame e cavalieri. Questi castelli, selezionati da AD, offrono un viaggio nella storia attraverso ampi saloni e giardini scenografici, e in alcuni casi, offrono anche l’opportunità di soggiornare. Vediamo, quindi, i castelli più affascinanti presenti nel nostro Paese.
Castel Sant’Angelo, Roma. Eretto nel 123 d.C. su volere dell’Imperatore Adriano, noto anche come il Mausoleo di Adriano, Castel Sant’Angelo si erge come uno dei simboli di Roma. La sua storia intreccia strettamente quella della capitale: originariamente concepito come sepolcro, il castello diviene poi ambita dimora per le famiglie romane che desiderano il controllo della città. Questo scenario cambia quando Papa Umberto V riceve le chiavi, e da quel momento, il destino del castello si intreccia a quello dei pontefici, che lo utilizzano spesso come rifugio in tempi di pericolo. L’iniziativa “Il Castello segreto” offre la possibilità di esplorare i luoghi più misteriosi del castello, tra cui le prigioni, il Passetto e la Stufetta di Clemente VII. Con 2000 anni di storia, il castello svela la sua epopea passando da una sala all’altra di questo straordinario edificio, uno dei pochi rimasti intatti dall’epoca romana fino ai giorni nostri.
Forte di Bard, Valle d’Aosta. La maestosa fortezza di Bard svetta su un picco roccioso come un custode che veglia sull’entrata della Valle d’Aosta. Commissionato dai Savoia tra il 1830 e il 1838, il forte è stato concepito come una perfetta opera difensiva. Nel tardo Ottocento, ha perso la sua funzione militare, assumendo dapprima il ruolo di carcere e successivamente di deposito di munizioni. Oggi, dopo un attento restauro e valorizzazione, si presenta al visitatore in tutta la sua magnificenza.
Castel Thun, Vigo di Ton, Trentino-Alto Adige. In una posizione panoramica invidiabile che domina la Val di Non, si erge il magnifico Castel Thun, uno dei gioielli del Trentino, vicino al paese di Vigo di Ton. Costruito a metà del XIII secolo, fu dimora della potente famiglia nobiliare dei Thun. Di stile gotico, è circondato da un complesso sistema di fortificazioni. All’interno, custodisce pregiati arredi, una biblioteca con 10mila volumi, stanze signorili e affascinanti stufe in maiolica. I giardini del castello sono spesso sede di eventi e manifestazioni culturali.
Forte Diamante, Genova. Il Forte Diamante, eretto nella seconda metà del Settecento sul monte omonimo, fu il primo baluardo a difesa della cinta muraria di Genova. Grazie alla sua posizione strategica tra la Val Polcevera e la Val Bisagno, il forte era progettato per intercettare gli invasori provenienti dal nord. Per raggiungere il forte, si può intraprendere una camminata di 5 km da Sant’Olcese o utilizzare la ferrovia Genova-Casella, scendendo alla stazione di Campi e procedendo a piedi per mezz’ora.
Rocca Calascio, Abruzzo. Situata a 1460 metri d’altitudine all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti Laga, Rocca Calascio si distingue come una delle fortezze più suggestive dell’Italia centrale. Così tanto da essere inclusa da National Geographic tra i quindici castelli più belli al mondo. Fondata tra l’XI e il XII secolo con scopi di controllo e avvistamento, la sua bellezza e posizione la hanno resa una scelta ambita per le riprese di film e serie TV, tra cui “Il nome della rosa” e “Ladyhawke”.
Castelvecchio e il Ponte, Verona. Immagina un castello con torri, mura, un fossato alimentato dal fiume Adige, ponti levatoi e un maestoso ponte fortificato protetto dal mastio: ecco Castelvecchio nella città di Romeo e Giulietta, il più significativo monumento militare della signoria Scaligera. Inizialmente noto come Castello di San Martino, venne eretto nel XIV secolo per volere della famiglia Della Scala, desiderosa di una fortezza in cui rifugiarsi da rivolte popolari e assedi nemici alla città. Nel corso dei secoli, questo imponente castello è stato il palcoscenico di eventi storici cruciali per la città di Verona e il nostro paese. Oggi, gli spazi del castello ospitano il Museo di Castelvecchio, restaurato negli anni ’50 da Carlo Scarpa, che custodisce opere di Pisanello, Veronese, Tintoretto, Mantegna e altri grandi artisti, conservando al contempo l’atmosfera medievale che trasporta indietro nel tempo.
La Rocca Albornoziana, Spoleto, Umbria. Elevandosi in modo imponente sul colle Sant’Elia nella suggestiva città di Spoleto, la maestosa Rocca Albornoziana è il risultato della commissione di Papa Innocenzo VI tra il 1363 e il 1367. Il cardinale spagnolo Egidio Albornoz, a cui sono stati affidati i lavori, sceglie Matteo di Giovannello da Gubbio, noto come “il Gattapone”, come architetto. Questa imponente fortezza, con il suo nome legato al committente, fu concepita come una solida difesa e una residenza elegante per ospitare personaggi illustri, rispecchiando il ritorno della sede pontificia da Avignone a Roma. Nel corso dei secoli, la Rocca ha accolto papi, governatori, signori e persino Lucrezia Borgia. Trasformata in prigione nel 1816, ruolo che ha mantenuto fino al 1982, la Rocca ha subito perdite di decorazioni e affreschi. Le sue aree rappresentative, come il Salone d’Onore e la Camera Pinta, conservano cicli di affreschi datati tra XIV e XV secolo, tra i più notevoli dell’Italia centrale. Con sei imponenti torri e forma rettangolare, il castello vanta cortili come il Cortile delle Armi, originariamente sede della milizia, e il Cortile d’Onore, riservato agli amministratori. Per godere della vista su Spoleto e sulle verdi colline circostanti, è possibile percorrere il “Giro della Rocca”, un sentiero di circa un chilometro che circonda il parco e la fortezza.
Castello di Caccamo, Palermo. La leggenda narra che il fantasma di Matteo Bonello, uno dei primi proprietari del castello, ancora vaga tra i saloni della sua antica dimora, dove fu brutalmente assassinato da uno dei suoi nemici, Re Guglielmo I, detto il Malo. Storie e miti si intrecciano nella storia dell’imponente Castello di Caccamo, situato su una rocca che domina il paesaggio e rappresenta una delle fortezze meglio conservate di tutta la Sicilia. Caccamo, una cittadina medievale a 520 metri sul mare, in provincia di Palermo, si raggiunge attraverso una suggestiva scalinata in pietra. Percorrendola, si ha l’impressione di fare un viaggio nel Medioevo, immaginando i tanti cavalieri che l’hanno attraversata nei secoli. Originariamente costruito come fortezza difensiva, il castello ha subito modifiche nel corso del tempo, trasformandosi in una sontuosa residenza per i nobili siciliani e le famiglie che governavano il territorio.
Castel del Monte, Andria, Puglia. Uno dei castelli più enigmatici d’Italia, Castel del Monte, ha ritrovato la sua luce grazie alla Maison Gucci, che ha presentato la nuova collezione in questa magica location lo scorso 16 maggio. Commissionato nel 1240 dall’Imperatore Federico II di Svevia, il castello si erge su una collina a 540 m nell’altopiano delle Murge occidentali, in Puglia, nel comune di Andria, a 60 km da Bari. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1996, il castello è famoso per la sua forma ottagonale, con torri corrispondenti su ognuna delle otto punte, realizzate in quarzo e pietra calcarea locale. Questa struttura magica segue un disegno geometrico che richiama un labirinto, ricco di simbolismi e significati che hanno affascinato numerosi studiosi. L’ottagono irregolare simboleggia la transizione tra il quadrato, rappresentante la terra, e il cerchio, simbolo dell’infinità celeste, segnando il passaggio tra i due elementi. La costruzione è arricchita da simboli astrologici, e la sua posizione sarebbe stata studiata in modo che durante i solstizi ed equinozi le ombre proiettate dalle pareti avessero una direzione particolare. Ancora oggi, la sua funzione come osservatorio astronomico o maniero di caccia rimane avvolta nel mistero.
Castello Normanno-Svevo di Morano Calabro, Calabria. Testimone di epoche lontane, il castello Normanno-Svevo di Morano Calabro, con le sue radici nel periodo romano, presidia strategicamente la valle del fiume Coscile. Sebbene la sua forma attuale si sia delineata nel XVI secolo, nel XVIII secolo subì il crollo a causa dei bombardamenti e della rimozione di travi e blocchi di tufo. Le suggestioni del castello richiamano, in vari aspetti, il Maestoso Angioino di Napoli. L’intero borgo, aggrappato alle pendici del massiccio del Pollino, si rivela affascinante e merita la sua inclusione tra i borghi più belli d’Italia.
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