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Cultura

Hai una storia di soccorso in montagna da raccontare? Partecipa al concorso promosso dal CNSAS

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Matilde Brizzi

Sei mai stato soccorso? O hai mai soccorso qualcuno in montagna? Arriva il meraviglioso concorso “Ti racconto il mio soccorso”

Parte ufficialmente la seconda edizione di “Ti racconto il mio soccorso”, il concorso promosso dal Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Questa invita a partecipare chiunque abbia una storia di soccorso in montagna da condividere.

I racconti devono essere inviati entro il 7 aprile 2024 tramite l’innovativa piattaforma ufficiale, che aggiunge un tocco moderno alla condivisione di queste esperienze coinvolgenti.

Per celebrare il coraggio e la tecnica dei soccorritori

L’obiettivo principale del concorso è valorizzare l’operato dei tecnici volontari del Soccorso Alpino e Speleologico, che con dedizione e coraggio si dedicano al salvataggio in ambienti montani.

Tuttavia, il concorso mira anche a raccogliere storie che possano essere utili per la prevenzione di situazioni pericolose, offrendo al pubblico una prospettiva più intima sugli incidenti in montagna e sui salvataggi che vi sono legati.

Sia che siamo stati soccorritori, che soccorsi

La partecipazione al concorso è aperta a chiunque abbia vissuto un’esperienza di soccorso in montagna, sia da richiedente aiuto che da soccorritore. L’invito è esteso a condividere non solo gli aspetti tecnici dell’intervento, ma anche le emozioni, le sfide e i momenti significativi vissuti durante il soccorso.

Questo approccio più umano è ciò che rende unica questa iniziativa, permettendo alle storie di emergere non solo come resoconti di fatti, ma come narrazioni che catturano la complessità umana dietro ogni soccorso in montagna.

Come si può partecipare a “Ti racconto il mio soccorso”?

La scadenza del 7 aprile 2024 per l’invio delle storie coincide con l’utilizzo della piattaforma kepown.com, che ha dimostrato di essere uno strumento efficace per la condivisione di racconti e per raggiungere un vasto pubblico.

La collaborazione con Kepown, definita da molti come “il pianeta degli scrittori”, apre la porta a un potenziale di visualizzazioni notevole, considerando che la piattaforma conta 11.000 iscritti da tutto il mondo e registra circa 87-88 mila accessi al giorno.

Anche il pubblico potrà votare i racconti

Questa edizione del concorso presenta una novità interessante: oltre alla valutazione di una giuria di esperti di montagna e soccorritori, c’è un premio basato sul giudizio del pubblico. Questo sarà determinato attraverso il numero di visualizzazioni e “mi piace” che le storie riceveranno proprio sulla piattaforma di Kepown.

L’introduzione di questo elemento aggiuntivo di coinvolgimento del pubblico aggiunge un tocco interattivo e riflette la crescente importanza della partecipazione online nella promozione di iniziative del genere.

Quest’anno il CNSAS compie 70 anni

Il contesto storico della seconda edizione è altrettanto rilevante, in quanto coincide con le celebrazioni per il 70° anniversario di fondazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.

Questa coincidenza aggiunge un significato speciale al concorso, rendendolo parte integrante delle celebrazioni e sottolineando l’importanza storica e sociale del lavoro svolto dai soccorritori nel corso dei decenni.

Immagine | Pixabay @Hans – Montagneracconta.it

Le parole degli ideatori di “Ti racconto il mio soccorso”

«Migliaia di soccorsi – scrive Melania Lunazzi, ideatrice de “Ti racconto il mio soccorso” e altrettante missioni portate a termine nel corso dei decenni, tanti segnali di gratitudine a fine intervento. Ma quasi mai c’è il tempo di ascoltare fino in fondo una testimonianza, di accogliere i sentimenti e le emozioni di una piccola o grande disavventura, di assorbire il riscontro di come è successo e di cosa si è provato. Le testimonianze di cosa è accaduto, del prima, dell’incalcolabile, dell’errore di valutazione sono invece un prezioso punto di vista che quasi mai viene raccolto: per pudore, per rispetto o semplicemente perché non è quello il momento migliore per farlo. Ma a volte sono esperienze che ti segnano per tutta la vita, anche in positivo, tanto è vero che sono numerosi i casi in cui chi ha ricevuto un soccorso decide poi di diventare un/una soccorritore/soccorritrice».

«Un’iniziativa che, in maniera del tutto inedita, dà voce a quel turbinio di emozioni e sentimenti che invade la mente di chi viene soccorso, ma anche del soccorritore», così Roberto Bolza, consigliere nazionale del CNSAS. «Quando si parte per una missione di soccorso è importante non sottovalutare mai, oltre i necessari aspetti tecnico-sanitari, anche la componente umana, che contraddistingue sia chi è in pericolo, sia chi mette a repentaglio la propria vita per salvare quella altrui».

E le premiazioni del concorso?

Le premiazioni del concorso avranno luogo a giugno in una speciale località di montagna che verrà selezionata, aggiungendo un tocco di autenticità e vicinanza all’ambiente che è al centro di molte delle storie condivise.

Durante l’evento, i brani premiati saranno letti da due attori, una voce narrante femminile e una voce narrante maschile. Questo contribuirà a portare in vita le storie, consentendo al pubblico di immergersi completamente nelle esperienze raccontate.

Si rammenta che i racconti dovranno essere inseriti su Kepown entro il 7 aprile 2024.

Matilde Brizzi

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