Siete amanti dei trekking sulla neve? Ecco tutto quello che dovete sapere a proposito dell’alimentazione consigliata in questi casi
Fare trekking in inverno, nonostante le temperature rigide, la neve e il ghiaccio possano far pensare il contrario, è una delle esperienze più belle che gli amanti delle lunghe passeggiate e delle avventure nella natura possano mai fare. Oltre alla giusta attrezzatura, al corretto abbigliamento e a molti fattori a cui prestare la massima attenzione, un altro aspetto da tenere assolutamente in considerazione è l’alimentazione: cosa è opportuno mangiare durante un trekking in inverno? Ecco la risposta a questa domanda.
Per molti l’inverno rappresenta un periodo poco propizio per le passeggiate e il trekking. Tuttavia, durante questa stagione, i sentieri di media e bassa quota si liberano finalmente dalle erbe alte, rendendoli accessibili. Questi percorsi, spesso affascinanti e intrisi di storia, diventano quasi impraticabili durante i periodi di gran caldo. L’aria frizzante e meno umida limita la sudorazione e riduce il rischio di essere morsi dalle zecche. Inoltre, i contorni delle montagne appaiono più nitidi e la luce assume tonalità suggestive. Sia che si tratti di ciaspolate o di semplici escursioni senza neve, è importante adottare le giuste precauzioni per proteggersi dal freddo.
Il trekking invernale, comprese le escursioni con le ciaspole, comporta un consumo calorico significativamente maggiore rispetto alle passeggiate nelle altre stagioni. Ciò è dovuto al doppio sforzo fisico richiesto per il movimento e per mantenere la temperatura corporea.
Un elemento cruciale di difesa è l’abbigliamento stratificato, una strategia nota per ridurre i rischi di raffreddamento corporeo. Quando questi rischi aumentano? Durante le pause, soprattutto durante i pasti. Paradossalmente, in inverno, il momento del pasto richiede particolare attenzione alla salute, nonostante l’abbigliamento adeguato alle basse temperature. Un modo pratico per affrontare il problema della sosta in condizioni di basse temperature consiste nell’evitare semplicemente di fermarsi. Molti appassionati di escursionismo portano con sé cibo da consumare durante il percorso. Spesso si tratta di alimenti ad alto contenuto calorico e di dimensioni ridotte, agevoli da trasportare e maneggiare. Questo approccio permette di evitare il raffreddamento e di ottimizzare le energie durante l’escursione. Ma quali sono i cibi perfetti da mangiare per fare trekking in inverno? Ecco la lista.
Iniziamo con le classiche barrette energetiche, magari al cioccolato: sono gustose, ma va notato che durante l’inverno possono congelarsi diventando poco pratiche da mangiare o masticare. È vero, si possono far scongelare nelle tasche dei pantaloni o a contatto col corpo, ma è più conveniente optare per alimenti che non richiedano queste procedure.
Una soluzione più semplice può essere un mix di noci, uvetta, pezzi di cioccolato e frutta secca, una sorta di muesli casalingo, rappresenta la scelta migliore per le escursioni invernali. L’importante è mantenere un ritmo costante durante la camminata, mangiando qua e là per evitare il raffreddamento e la perdita di energie in un ambiente più ostico, soprattutto tra dicembre e febbraio.
Anche le arance possono essere un’ottima soluzione per mangiare qualcosa di veloce e fare il pieno di vitamine.
La carne secca, per le proteine, è un’altra ottima soluzione, così come gli affettati, le salsicce e i pezzi di lardo.
In aggiunta, è fondamentale consumare pasti più frequentemente e, se possibile, preferibilmente caldi. Ma cosa si può preparare? È fattibile preparare qualcosa di caldo una volta trovato un rifugio e disponendo di un piccolo fornello. Sciogliendo un po’ di neve, si può ottenere una deliziosa zuppa calda liofilizzata in poco tempo. È la soluzione perfetta per chi decide di passare la notte all’aperto durante l’inverno, che sia in tenda, in una casera o in un bivacco non gestito.
Un altro aspetto a dir poco fondamentale è, naturalmente, l’idratazione. Ecco cosa bere durante un trekking in inverno.
Quando si è sotto sforzo, soprattutto se durante un trekking in un sentiero decisamente complicato, il corpo ha bisogno di essere costantemente idratato in modo tale da regolare al meglio tutte le funzioni vitali. Questo avviene perché quando si suda si perdono molti liquidi, ed è quindi di fondamentale importanza, durante gli sforzi maggiori, come ad esempio durante il trekking, avere con sé, oltre all’attrezzatura giusta, anche un buon rifornimento d’acqua.
A differenza di quanto possa sembrare, la mancanza di idratazione rappresenta un pericolo anche durante l’inverno, periodo in cui, al contrario, risulta ancora più insidiosa rispetto ai periodi più miti.
Il principale rischio è pensare che sia sicuro non bere finché non avvertiamo la sete. Purtroppo, questa convinzione non è assolutamente corretta, e prima di fare un trekking in questo periodo è bene essere al corrente di questo fatto.
La disidratazione, infatti, secondo quanto dicono gli esperti, molto spesso arriva molto prima dello stimolo che porta il desiderio di bere. Ma per quale motivo potrebbe esserci questo “ritardo di comunicazione”? La colpa è, secondo alcuni studi, del nostro cervello. Il nostro cervello, infatti, come in altre attività ad alta intensità, non è in grado di valutare l’acqua persa tramite il respiro o il sudore. In poche parole, potremmo non accorgerci del sudore e della perdita di liquidi perché, con temperature più basse, il sudore evapora più rapidamente. Quindi, la regola d’oro è: anche se non senti la sete, assicurati di bere comunque.
La disidratazione può manifestarsi in diversi modi, tra cui sensazione di sete, crampi muscolari, senso di debolezza, riduzione del peso corporeo, diminuzione della produzione di urina, secchezza delle labbra, aumento della temperatura corporea e altri sintomi. È essenziale idratarsi anche quando fa freddo e non si sente sete. Ci sono diverse strategie per mantenere l’idratazione durante l’inverno:
Seguire queste pratiche aiuta a mantenere l’idratazione durante le escursioni invernali, garantendo il benessere e la sicurezza durante l’attività all’aperto.
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