A volte può capitare anche in Italia di imbattersi in un orso sui sentieri di montagna. Quali consigli è meglio seguire nel caso in cui si sia protagonisti di questo incontro indesiderato? Ecco qualche informazione utile per affrontare al meglio la situazione
Negli ultimi anni è capitato più volte di leggere notizie riguardanti l’incontro tra un essere umano e un orso su qualche montagna italiana.
L’orso bruno è, infatti, un esemplare che si può trovare in diverse zone d’Italia, sebbene il numero di orsi nel nostro Paese sia alquanto limitato rispetto che in altre parti del Mondo.
Una popolazione di poco più di 50 esemplari vive sulle Dolomiti tra il Trentino-Alto Adige occidentale e il Friuli-Venezia Giulia orientale, mentre un’altra cinquantina di orsi è protetta nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sugli Appennini.
Ciò significa che incontrare un orso in montagna per un italiano è raro, ma non impossibile. Cosa fare, allora, nel caso in cui ci si imbatta in questo animale?
I periodi dell’anno in cui si potrebbe incontrare più facilmente un orso sulle montagne italiane sono sicuramente l’estate e l’autunno, ovvero le due stagioni in cui questo mammifero si muove spasmodicamente alla ricerca di cibo, così da potersi preparare al meglio per il lungo letargo che lo aspetta nel periodo invernale.
Un’esemplare adulto femmina in cerca di cibo può coprire un’area di circa 140 km², mentre un esemplare adulto maschio può raggiungere addirittura i 300 km².
Nel cosiddetto periodo di iperfagia, l’orso trascorre la maggior parte del proprio tempo ad alimentarsi e a spostarsi, con l’obiettivo di trovare quantità di cibo sempre maggiori e dall’elevato apporto calorico.
Il suo obiettivo tra estate e autunno è quello di accumulare tutto il grasso indispensabile che gli servirà a superare con successo l’inverno di letargo.
Per questo, è più probabile che gli incontri tra l’Uomo e l’orso in montagna si condensino proprio in queste due stagioni dell’anno, per via degli incessanti spostamenti compiuti dall’animale.
Sorge spontanea, allora, una domanda. Come agire nel caso in cui si trovi un orso sul proprio sentiero durante un’escursione in montagna?
A fornire una risposta o, meglio, un breve manuale di regole da seguire e di nozioni base da conoscere è stato il WWF.
Sebbene l’orso sia un animale dall’aspetto talvolta spaventoso e in possesso di un fisico possente, è giusto ricordare che Italia sono pochi gli esemplari rimasti e che tale esemplare è considerato in via di estinzione (in particolar modo l’orso marsicano, ndr).
Per questo, è fondamentale sapere come non disturbarlo nel suo habitat naturale e come non danneggiarlo inconsapevolmente, riducendo così anche il rischio di mettere se stessi e gli altri in potenziali situazioni di pericolo.
Al fine di perseguire questo scopo, molto utile è sicuramente lo studio delle “sei cose da sapere sull’orso” redatto dal WWF:
1 | L’orso per sua natura teme l’Uomo e se ne mantiene a distanza.
2 | Un orso che si solleva sulle zampe posteriori non vuole minacciare, ma sta semplicemente valutando la situazione.
3 | Gli orsi non hanno un’ottima vista, ma sanno arrampicarsi sugli alberi e corrono veloci (possono raggiungere i 50 km/h, ndr).
4 | Come accade per tutti gli animali selvatici, certe situazioni possono essere più pericolose di altre perché stimolano l’istinto di difesa. In particolare: a) una femmina d’orso insieme ai suoi piccoli fa il possibile per difenderli da un potenziale pericolo; b) un orso che si sta nutrendo può anche cercare di difendere il suo pasto; c) un orso ferito è più pericoloso; d) un orso che si sente minacciato da un cane può diventare pericoloso.
5 | Eccezionalmente un orso potrebbe simulare un attacco, ma senza entrare in contatto fisico, solo per spaventare e farci allontanare. Questa è una possibile reazione naturale di fronte a una presenza non gradita.
6 | Può capitare che vi siano orsi che, per varie ragioni, frequentano ambienti di vita e di lavoro dell’Uomo. In questo caso non è improbabile che qualche orso diventi un osservato speciale, per danni o preoccupazioni che può generare a carico di una comunità. La gestione di simili situazioni fa capo al Parco con il coinvolgimento dei residenti e di esperti. È bene che frequentatori occasionali si affidino alle raccomandazioni date volta per volta in questi casi dalle autorità competenti.
Alti circa due metri e con un peso che può superare facilmente i 130 kg, gli orsi sono spesso considerati a livello popolare delle grandi minacce per l’incolumità degli Uomini.
Va, però, detto che in realtà l’Uomo non rappresenta una preda per gli orsi.
Per sua natura, l’orso bruno non è portato a cacciare l’Uomo. Anzi, esso tende a tenersi alla larga da quest’ultimo.
Nonostante ciò, può capire che questi due esseri viventi entrino in contatto tra loro per motivi puramente casuali.
In questo caso, il WWF ha stilato un elenco contenente otto consigli su “cosa fare e cosa non fare” quando ci si imbatte in un orso:
1 | Per ridurre le possibilità di incontrare un orso sul vostro cammino, è sufficiente parlare o produrre rumori in modo che l’animale percepisca la vostra presenza con largo anticipo e si allontani.
2 | Se avete la fortuna di intravedere l’orso in lontananza, arrestatevi e rimanete fermi ad osservarlo. Non avvicinatevi mai a meno di 100 metri di distanza.
3 | Non avvicinatevi mai a cuccioli di orso. Anzi, allontanatevene subito, perché la loro madre dovrebbe essere vicina e potrebbe reagire, immaginando i suoi piccoli in pericolo.
4 | Non avvicinatevi mai a una tana di orso e tantomeno tentate di entrarvi.
5 | Se vi doveste imbattere improvvisamente in un orso a distanza ridotta, mantenete la calma e non urlate, ma parlate per farvi riconoscere. Se l’orso rimane fermo, allontanatevi con calma, indietreggiando o muovendovi lateralmente (non date mai le spalle all’orso, ndr). Se l’orso dovesse seguirvi, fermatevi e mantenete la vostra posizione. Non lanciate contro l’animale pietre o bastoni, non scappate di corsa e non arrampicatevi su un albero (gli orsi sono ottimi scalatori e sono animali parecchio veloci in campo aperto, ndr).
6 | È molto improbabile che l’orso vi attacchi, ma se dovesse farlo, rimanete immobili. Con grande probabilità, l’orso si fermerà vicino a voi senza alcun contatto fisico. Se l’attacco dovesse invece arrivare al contatto, distendetevi a terra a faccia in giù, coprendovi il collo con le mani. Rialzatevi solo quando l’orso non sarà più nei paraggi e segnalate l’accaduto al Parco e ai Carabinieri-Forestali.
7 | Se passeggiate con il vostro cane nell’habitat dell’orso, tenete il cane al guinzaglio per evitare che si avvicini a un esemplare, disturbandolo o attaccandolo, ma anche che lo conduca verso di voi se dovesse tornare indietro in cerca di protezione.
8 | Non date mai da mangiare ad animali selvatici e non abbandonate mai cibo e altri rifiuti organici nel bosco e nelle sue vicinanze, né presso i rifugi. Tutti i rifiuti devono essere riportati a casa oppure depositati in bidoni della spazzatura non accessibili alla fauna. È molto importante che gli orsi non associno fonti alimentari con la presenza umana, perché questo accentuerebbe i conflitti tra le due specie.
Ecco qualche semplice regola da tenere a mente, nella speranza che tutto ciò possa bastare nell’eventualità in cui un orso si presenti davvero sul vostro cammino.
L’importante è restare lucidi e agire senza lasciarsi prendere dal panico.
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