Cosa succede quando si viene morsi da un cane o si subisce un aggressione da parte di un animale? Ecco come comportarsi e i risarcimenti
I cani, randagi o da pastore, sono gli animali più temuti dagli escursionisti, principalmente per l’alta probabilità di incontrarli.
Un cane che ci corre incontro abbaiando a tutta velocità può spaventare molto, e qualche volta morde. Cosa succede se durante un’escursione veniamo attaccati da un cane e riportiamo ferite? A chi dobbiamo rivolgerci per ottenere un risarcimento? E in quali casi?
Analizziamo insieme le conseguenze degli attacchi di cani in montagna, siano questi domestici, da pastorizia o randagi.
Innanzitutto non attraversate le greggi: in questo modo si spaventano gli animali e si possono allertare i cani da protezione i quali, individuandovi come un pericolo, reagiranno abbaiando e venendovi incontro.
Inoltre non gridate o fate movimenti bruschi con bastoni, né lanciate i sassi verso il bestiame o il cane. Se il cane si avvicina dovete rimanere fermi e non guardatelo fisso negli occhi, poiché questo comportamento potrebbe essere interpretato come una sfida.
Intanto indietreggiate lentamente, senza mai voltarvi, fino al momento in cui il cane cesserà di abbaiare, dopo di che riprendete a camminare aggirando il gregge.
Se invece siete in bicicletta non attraversate mai un gregge o un pascolo: scendete e lentamente a piedi aggirate il gregge o il pascolo presidiato. Potrete poi risalire tranquillamente in bicicletta e proseguire la vostra escursione.
Infine è sconsigliato portare con sé cani da compagnia se l’escursione programmata può interessare territori ove siano presenti greggi al pascolo presidiati da cani da guardiania.
In caso di attacchi a persone, la responsabilità ricade sul padrone dell’animale. Il padrone del cane ha un dovere di custodia verso il proprio animale ed è tenuto a rispondere degli eventuali danni o aggressioni causati a terzi.
Il padrone è responsabile delle lesioni provocate dal cane che sfugge al suo controllo e attacca una persona, quando ciò è dovuto a una sua cattiva custodia e gestione dell’animale.
Ecco quali sono le responsabilità per il padrone:
Invece, per quanto riguarda i cani randagi, la responsabilità è del comune con il principio della corresponsabilità degli stessi nello svolgimento dei compiti di organizzazione, prevenzione e controllo del randagismo sul proprio territorio.
Il fondamento è La Legge n. 281/1991, la legge quadro sugli animali da affezione, che demanda alle rispettive regioni il compito di disciplinare la materia.
In definitiva il danno subito dal cittadino è indirettamente riconducibile alla condotta omissiva del Comune, che non adottando provvedimenti per prevenire il randagismo, ha di fatto “permesso” la presenza di cani vaganti sul proprio territorio e, perciò, il danno al cittadino.
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