Tre giorni di teatro, musica e incontri nelle osterie, un viaggio tra parole che vengono da fuori e storie che Montagne stessa racconta
Raccontare e ascoltare storie, lasciarsi suggestionare dai racconti è un’attitudine congenita all’essere umano e soprattutto fa parte della nostra tradizione popolare.
Il rapporto uomo-narrazione ha caratterizzato il bisogno di evasione, la possibilità di trasmissione dei saperi, ha raggruppato persone per la circolazione delle idee, ha dato l’occasione di conoscere imprese e mondi sconosciuti.
Riscoprire oggi questa pratica antica, creare un evento culturale, ospitare un festival di narrazione a Montagne, vuol dire immaginare questo paese come luogo di ricerca, come possibilità di recuperare la nostra dimensione umana più profonda; vuol dire risvegliare il patrimonio locale inconscio e farlo diventare, da eredità nostalgica, una risorsa attiva per il presente, proiettata verso il futuro anche in termini di sviluppo locale.
É un ambizioso progetto culturale e civile che vuole rimettere in circolo un’attitudine che fa parte del nostro bagaglio culturale e dargli forma artistica; è anche l’idea di un incontro tra parole che vengono da fuori e storie che Montagne stessa racconta.